I cavi di rame erano stati asportati sul tratto della linea ferroviaria Rocca d’Evandro-Venafro
La scorsa notte una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino, durante i servizi di vigilanza autostradale, nota un'auto sospetta,
con a bordo due uomini, in transito nel tratto ricadente nel comune di Mignano Montelungo.
Gli agenti decidono di effettuare un controllo attivando i dispositivi acustici e visivi di emergenza per il fermo dell'auto in sicurezza.
Per tutta risposta il conducente del veicolo dopo aver arrestato bruscamente la marcia lo lascia in mezzo alla corsia e si da alla fuga insieme al
suo compagno di viaggio.
Gli operatori di polizia a quel punto danno la priorità all'incolumità degli automobilisti in transito spostando immediatamente
l'auto dalla sede stradale, scongiurando in tal modo il verificarsi di incidenti.
E' nell'abitacolo e nel portabagagli della macchina che i poliziotti trovano le ragioni della precipitosa fuga dei due uomini: cavi elettrici di
rame di varie sezioni e dimensioni, occultati con delle coperte.
I successivi accertamenti sul veicolo hanno consentito di accertare che in precedenza lo stesso era stato sequestrato al proprietario, di origini
partenopee, perché non coperto da assicurazione.
Le prime verifiche sui furti di rame, denunciati nelle ultime ore, hanno permesso di verificare che quasi certamente si tratta dei cavi asportati
nella scorsa notte sulla linea ferroviaria Rocca d'Evandro-Venafro, tenuto conto della quantità e della tipologia del materiale
asportato.
Serratissime indagini sono in corso per risalire all'identità dei corrieri di "oro rosso" fuggiti.