La Polizia di Stato ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con Una vita da social l’11 febbraio per incontrare 60mila studenti sul tema del cyber bullismo
Frosinone, 10 febbraio 2014 - Nell'ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2014, che quest'anno si
terrà l'11 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione
dell'Università e della Ricerca, ha organizzato workshop sul tema del cyberbullismo in tutte le scuole d'Italia.
Si tratterà di un'edizione speciale del progetto Una vita da social, che prevede workshop in contemporanea l'11 febbraio
presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60 000 ragazzi in occasione del Safer Internet Day, con lo slogan "Creiamo un
internet meglio insieme".
Anche gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Frosinone incontreranno gli alunni dell'Istituto Comprensivo 2 di Ceccano.
Una vita da social è un progetto itinerante sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, che ha l'obiettivo di aiutare gli utenti
della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online.
Il progetto si compone inoltre di una pagina facebook unavitadasocial nella quale vengono riportate tutte le attività e le
impressioni dei giovani studenti.
L'obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle
community online senza correre rischi connessi all'adescamento, cyber bullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di
contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all'adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri.
La formazione sui temi della sicurezza e dell'uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione
con il Ministero dell'Istruzione, della Università e della Ricerca, è assolutamente determinante.
Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet - ormai celebrata in oltre 100 paesi - sono di grande importanza
perché aiutano a portare la sicurezza della rete all'attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro
paese quelli meno consapevoli dell'importanza di educare i minori a un uso sicuro consapevole e responsabile della rete.
"Anche nell'anno 2013, l'attività di repressione dei reati commessi in rete e per il tramite della rete compiuta dalla Polizia delle
Comunicazioni è stata molto intensa", dichiara Roberto Di Legami, Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni
per il Lazio. "Nel corso del 2013 il Compartimento Lazio ha deferito all'Autorità Giudiziaria 808 persone, delle quali 30 in stato di
arresto. Nel solo campo dei reati connessi allo sfruttamento sessuale di minori, poi, ne ha denunciate 86, delle quali 4 arrestate; sono state
monitorate diverse migliaia di siti, dei quali 2167 successivamente inseriti nella "black list" del Centro Nazionale di contrasto alla Pedofilia
Online, attivo presso il nostro Servizio di Polizia Postale. Buona parte di tali reati, purtroppo, è stata commessa in ambiente social
network, all'interno, cioè, di quelle piattaforme virtuali che hanno riscontrato un consenso unanime tra i giovani, oltre tra la maggioranza
degli utenti della rete. Si tratta di un fenomeno sociale molto importante, destinato a mutare le modalità di relazioni tra gli esseri
umani. Tali prodotti dell'incontro tra tecnologia ed ingegneria informatica, però, possono fornire occasioni per perpetrare reati anche di
particolare gravità e costituire fonte di rischio per i dati degli utenti iscritti. Riteniamo, comunque, che prevenzione e formazione siano
al momento gli strumenti più efficaci per aiutare a navigare con prudenza in internet. Proprio per tale motivo siamo costantemente presente
nelle scuole di ogni ordine e grado, per far capire ai giovani l'importanza di proteggere la propria privacy e per avere il coraggio di denunciare;
anche e soprattutto in caso di cyberbullismo, un fenomeno che esiste da sempre ma che purtroppo è in crescita tra i giovani, anche
perché alimentato dalla loro dimestichezza con i nuovi media. La nostra intensa attività di prevenzione si rivolge, però,
anche a genitori e docenti, per aiutarli a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere, rispettivamente figli e studenti, dai potenziali
pericoli del web".