Arrestato dalla Polizia di Stato nelle campagne di Veroli il complice delle rapine in villa
La sera dell'otto luglio scorso due malviventi dal volto coperto da passamontagna si erano introdotti nell'abitazione di una coppia, residente in
via C. Monteverdi a Frosinone, aggredendola con inaudita violenza per ottenere denaro e preziosi.
Ad evitare il peggio le chiamate al 113 dei vicini, richiamati dalle grida delle vittime, ed il
il tempestivo intervento delle Volanti che avevano messo in fuga i rapinatori.
Un'attenta attività investigativa ed i minuziosi rilievi effettuati dalla Polizia Scientifica avevano consentito sin da subito di
individuare due fratelli di origini rumene, minorenni, quali autori della tentata rapina, mentre il fiuto di Urss, il cane poliziotto specializzato
nella ricerca di persone, di bloccarne uno dopo una lunga battuta di ricerca nelle campagne di Patrica.
Dopo il fermo del sedicenne rumeno, sono nel frattempo continuate le indagini degli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone che hanno
portato ad attribuire ai due fratelli, comunque detentori, seppur minorenni, di un lungo curriculum criminale, le responsabilità anche di
un'altra efferata rapina, commessa il 10 giugno scorso in danno di un anziano del capoluogo, padre dell'ex sindaco di Frosinone.
L'uomo, in balia dei suoi aguzzini per diverse ore, fu selvaggemente picchiato tanto da riportare lesioni con prognosi medica di 25 giorni;
lasciato legato ed imbavagliato fu soccorso, solo a 24 ore dal misfatto, da uno dei figli andato a cercarlo perché in apprensione per non
avere avuto sue notizie nel corso della giornata.
A seguito della emissione da parte del Tribunale dei Minorenni di Roma dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del fratello
diciassettenne, ritenuto anch'egli autore delle due rapine, questa mattina il cerchio si è definitivamente chiuso attorno ai complici
parenti.
Ancora una volta prezioso è stato l'aiuto di Urss che con il suo fiuto ha permesso di rintracciare, nella tarda mattinata di oggi, il
diciassettenne nelle campagne di Veroli, dopo una lunga battuta di ricerca iniziata nel pomeriggio di ieri.
Il giovane aveva trovato rifugio in un casolare apparentemente disabitato, per via dall'aspetto decadente e dell'assenza di qualsivolglia utenza,
ma nel quale aveva invece trovato riparo un suo amico albanese, senza fissa dimora.