Arrestato il “professionista-orco” incastrato dagli investigatori del Commissariato di Sora a seguito della sentenza definitiva di condanna del Tribunale di Cassino
I fatti della triste storia hanno inzio otto anni fa quando un professionista del sorano consapevole della situazione di difficoltà in cui
versava una sua cliente, ne ha approfittato per abusare sessualmente della figlia di 9 anni.
Si finge interessato alla donna, offrendole anche piccoli lavori saltuari presso il suo studio ma con il reale intento di distrarla e restare solo
con la bambina.
La piccola racconta alla madre, alla quale è stata affidata dopo la separazione dal padre, delle attenzioni morbose dell'uomo nei suoi
confronti e "delle cose brutta che le ha fatto", ma non è creduta.
Delusa della reazione della mamma, decide allora di confidarsi con il padre che al contrario le dà ascolto e corre subito a denunciare i
fatti presso gli Uffici del Commissariato di Sora.
Le indagini condotte dagli investigatori della Divisione Anticrimine, durate circa un anno, e gli accertamenti medici sulla ragazzina consentono di
appurare la veridicità del racconto.
L'uomo viene arrestato una prima volta ma scaduti termini di custodia cautelare in carcere torna in libertà.
Ieri, dopo anni di ricorsi intentati dall'uomo contro le gravi accuse a suo carico, i giudici hanno messo la parola fine alla triste vicenda
condannandolo definitivamente a sei anni per violenza sessuale.
Ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare in carcere gli agenti del Commissariato di Sora che lo hanno tradotto presso il carcere di Cassino
dove sconterà la pena in una speciale sezione riservata a chi come lui si è macchiato di uno tra i più infamanti dei
crimini.
Tra le misure accessorie comminate al pofessionista anche l'inderdizione perpetua dai pubblici uffici e e dall'esercizio della tutela e della
curatela.