La Polizia di Stato individua il malvivente grazie al cellulare perso durante il borseggio ad una donna e lo denuncia per rapina
Sono le 19,30 di ieri quando una signora sessantacinquenne del capoluogo, residente in via Verdi, dopo essere stata a Messa, prima di fare rientro
a casa, poco distante dalla chiesa, si ferma sul marciapiede a conversare con un gruppo di amiche.
Quando sta per congedarsi dal'ultima amica si sente improvvisamente strattonare con forza brutale la borsa che tiene appesa al braccio
sinistro.
Il malvivente dopo essere riuscito nel suo intento, insieme ad un suo complice che aveva fatto da palo, si allonta frettolasamente in direzione di
via America Latina.
Scattano immediatamente i controlli delle Volanti giunte sul posto che, dopo aver prestato soccorso alla vittima rimasta a terra, accertano che,
nei concitati momenti del borseggio, dalla tasca dell'aggressore è fuoriuscito il suo cellulare.
Si attivano le ricerche che, grazie in particolare proprio a quel telefono ritrovato ed alla sua scheda sim, consentono l'individuazione del
proprietario in un trentunenne pluripregiudicato residente ad Alatri.
Il poliziotti a questo punto si recano nella cittadina alatrense trovando il ricercato nella propria abitazione.
Chiesto conto al ragazzo del dove tenesse il proprio celluare, lo stesso ne giustifica il mancato possesso con la perdita, non denunciata, avvenuta
cinque giorni prima, fatto tra l'altro confermato dalla sua convivente.
La versione non convince però gli agenti che verificano dalle ultime telefonate il possesso del telefono da parte del pregiudicato.
Il trentunenne è stato denunciato per rapina mentre la sua fidanzata ventiduenne per favoreggiamento.
L'attività di polizia è tuttora in corso per individuare l'altro complice dileguatosi ed eventuali altre responsabilità a
carico di altre persone.