Identificato e denunciato per rapina dalla Squadra Mobile di Frosinone un trentenne della provincia
Teatro, nei giorni scorsi, di una rapina consumata ai danni di una prostituta rumena, di ventitré anni, è la zona industriale di
questo capoluogo.
Poco prima della mezzanotte, la ventitreenne viene avvicinata per una prestazione sessuale da un giovane, dell'età di circa 26 anni, di
carnagione olivastra e dai capelli neri lisci, dai connotati fisici apparentemente di etnia arabo-magrebina e dall'italiano non molto
fluente.
Dopo aver pattuito il prezzo, il giovane le chiede di consumare il rapporto sessuale al di fuori dell'autovettura, un'auto di lusso di colore
grigio e dal tetto di colore diverso, a bordo della quale era giunto sul posto.
Appartatisi in una stradina laterale, i due iniziano a copulare quando all'improvviso, a detta della prostituta, il cliente la afferra con forza
per un braccio, pretendendo inspiegabilmente la restituzione dei soldi.
Al rifiuto deciso da parte della lucciola, l'uomo, fuori di sé, preleva dalla sua auto una sbarra di ferro di circa 50 cm, minacciando di
colpirla nel caso non fosse rientrato, immediatamente, in possesso della somma concordata.
La prostituta, impaurita ed in preda al panico, scappa verso uno stradone laterale illuminato per dare l'allarme, mentre l'uomo tenta di
investirla.
La donna nel buttarsi a terra riesce a memorizzare i primi numeri della targa dell'auto e a dare l'allarme alla Polizia.
Gli uomini dell'Ufficio Prevenzione Generale, prestati i primi soccorsi e presa oralmente la denuncia, predispongono i primi mirati controlli di
Polizia per tentare di intercettare l'uomo alla guida dell'auto segnalata.
Nel contempo, viene allertata anche la Squadra Mobile che, dopo serrate indagini e specifici servizi di intensificazione del controllo del
territorio, incrociando i dati a loro disposizione ed utilizzando sofisticati strumenti investigativi, riesce ad individuare il probabile autore
della rapina.
Convocata in Questura per la ricognizione fotografica, la vittima riconosce il suo carnefice, un cittadino italiano di trent'anni, residente in un
piccolo centro limitrofo al capoluogo, per il quale scatta la denuncia per rapina.