Gli agenti del Commissariato di Fiuggi bloccano i quattro pregiudicati, tre siciliani ed una romana, con 48 banconote da 50 euro false
Due donne e due uomini, nel pomeriggio di ieri, entrano in un bar di Torre Cajetani per prendere un caffè.
Al proprietario sembrano normali avventori ma dopo aver accettato in pagamento una banconota da 50 euro e ridato il resto, si avvede dal tatto e da
uno sguardo più attento che quei soldi sono falsi.
Subito esce dal locale per tentare di bloccare i lestofanti ma quelli salgono a bordo di un'auto già posizionata per la fuga e si
dileguano.
L'uomo a quel punto avvisa la sala operativa del Commissariato di Fiuggi fornendo una descrizione dettagliata dei quattro e dell'autovettura con
cui si sono allontanati.
Vengono attivate immediatamente le ricerche che portano in poco tempo ad una svolta positiva. La macchina segnalata con bordo tre persone viene
intercettata in piazza Spada a Fiuggi mentre una delle due donne viene bloccata, a poco distanza, nei pressi di un negozio.
Le quattro persone, accompagnate negli uffici del Commissariato, sono sottoposte ad ulteriori accertamenti che fanno emergere a loro carico
numerosissimi precedenti penali. In particolare due di loro, un siciliano cinquantunenne ed una romana cinquatraquattrenne, sono già stati
segnalati in passato per spendita di monete false.
La perquisizione effettuata sui quattro consente il rinvenimento di altre 48 banconote da 50 euro palesemente false, presentano infatti tutte lo
stesso numero seriale, nonché di alcune monete del taglio di 2 ed 1 euro, anch'esse false.
Nella borsa della donna ventiquattrenne, della provincia di Trapani, viene trovato, oltre il resto consegnato dal barista, anche un coltello a
serramanico, mentre nel portafogli dell'altro complice siciliano, dell'età di cinquantatré anni, una patente di guida falsa.
I quattro pregiudicati, alla luce di quanto accaduto, sono stati arrestati, per detenzione e spendita di banconote e monete false in concorso fra
loro, e messi a disposizione dell'A.G. in attesa del processo per direttissima che si svolgerà nella mattina odierna.
L'uomo con la patente di guida falsa dovrà rispondere anche di ricettazione mentre la donna siciliana, che custodiva nella borsa il
coltello, di porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.