Eseguito mandato europeo di arresto provvisorio per estradizione emesso da autorità rumena nei confronti di un proprio cittadino per traffico di esseri umani e procacciamento di donne da avviare alla prostituzione
Nella mattinata di ieri gli agenti delle Volanti, nel corso di un posto di controllo nei pressi del casello autostradale di Frosinone, fermano
un'auto a bordo della quale vi è un cittadino di nazionalità rumena.
Gli agenti come da prassi passano le generalità fornite dall'uomo alla sala operativa. Dagli immediati accertamenti presso la banca dati
della Polizia emerge a carico di quel nominativo un mandato di arresto europeo emesso dall'autorità rumena.
L'uomo viene accompagnato negli Uffici della Questura dove grazie ai rilievi fotodattiloscopici ed al riscontro dei dati sulla base delle
risultanze della banca dati Afis, sistema informatizzato che consente di associare alle impronte digitali e ai rilievi biometrici eventuali
pregiudizi penali, si accerta che la persona ricercata è proprio quella fermata.
L'autorità rumena contesta al proprio cittadino, dell'età di trentasette anni, i reati di traffico di essere umani e procacciamento
di donne da avviare alla prostituzione.
Il ricercato avrebbe, tra il 2003 ed il 2004, quando ancora era in Romania, reclutato donne con la falsa promessa di un lavoro onesto mentre al
contrario le faceva prostituire per appropriarsi, con la complicità della moglie, del provento dell'attività di meretricio.
Il cittadino rumeno è stato associato al carcere di Frosinone, dove è a disposizione dell'autorità giudiziaria, in attesa
della decisione della Corte di Appello di Roma che dovrà esprimersi sulla sua estradizione in Romania.