La Polizia di Stato dopo un inseguimento blocca l’autore del gesto
" Correte ho visto entrare un uomo nell'azienda agricola del mio vicino di casa che è stato minacciato da un fucile e rinchiuso nella sua
abitazione".
Questo il contenuto della telefonata arrivata sulla linea 113 alle 14.10 di oggi.
L'operatore del 113 invia sul posto segnalato una pattuglia che, dopo aver liberato l'anziano signore e raccolte le prime informazioni, si mette
alla ricerca dell'uomo.
Si tratta di un trentenne rumeno che saltuariamente svolgeva attività lavorativa presso l'azienda agricola della vittima.
Il giovane, in evidente stato di alterazione, dopo un'animata discussione con il suo ex datore di lavoro, gli sottrae un fucile e lo minaccia
ripetutamente.
Il responsabile dell'azienda, sequestrato, è stato rinchiuso nella cucina della sua abitazione ed il rumeno dopo avergli sottratto 600 euro
ed il cellulare si mette in fuga con l'auto dello stesso una BMW serie 5.
Inizia l'inseguimento.
Si mettono sulle tracce dell'uomo i poliziotti della Volante e quelli della Squadra Mobile.
Fondamentale l'attività dell'operatore del 113 che proprio sull'utenza mobile dell'anziano signore mantiene un costante contatto con il
fuggitivo.
Viene così localizzata l'auto ed intercettata dai poliziotti che tentano invano di fermarla.
Prosegue la fuga ed un colpo sparato sulla ruota dell'auto riesce a rallentarne la corsa.
Il rumeno a questo punto con un'inversione di marcia si dirige nuovamente in direzione Frosinone, ma viene bloccato da cinque pattuglie della
Polizia di Stato.
L'arma è stata sequestrata ed il pericoloso soggetto, con precedenti per rissa e lesioni personali, arrestato con l'accusa di sequestro di
persona a scopo di estorsione, furto e porto abusivo di arma in luogo pubblico.