Un giovane di Massa chiama il 113 minacciando il suicidio ma aggancia il numero di emergenza di Frosinone, a salvarlo la professionalità dell’operatore della sala operativa
Alle 21,25 di ieri sera l'operatore della sala operativa della Questura riceve una telefonata sulla linea 113.
Dall'altra parte del filo un giovane, con voce rotta dal pianto, riferisce di volersi togliere la vita lanciandosi da un ponte.
Il poliziotto resosi conto della gravità della situazione cerca di riportarlo alla ragione e di farlo desistere dall'insano gesto.
Grande lo stupore dell'agente quando nel parlare con il ragazzo apprende che lo stesso non si trova a Frosinone ma nella città di Massa, in
provincia di Massa Carrara, e che sicuramente per qualche problema tecnico la telefonata è stata agganciata dal ponte radio frusinate.
A questo punto l'operatore, al fine di tenerlo il più possibile al telefono, con grande professionalità, distrae il giovane
inducendolo a raccontare i motivi che lo hanno portato a voler mettere in atto un simile gesto, riuscendo nel contempo a farsi dire
dettagliatamente il ponte sul quale si trova.
Mentre il giovane racconta la situazione di disagio familiare e lavorativa in cui versa, a causa della recente separazione dalla moglie con la
quale ha una figlia di 6 anni e della perdita del lavoro conseguente, a suo dire, ad un'ingiusta accusa di furto, l'operatore con l'ausilio di un
collega da l'allarme alla Questura di Massa Carrara.
Di lì a poco, grazie alla tempestiva segnalazione, arriva sul luogo indicato una volante e personale medico del 118 che convincono il
trentanovenne a desistere dal proposito suicida salvandogli la vita.