I due operai fermati dalla Polizia con i vestiti ancora intrisi di carburante sono stati denunciati per furto aggravato in concorso
Alle 21.20 di ieri una telefona al 113 informa gli operatori della sala operativa della Questura che due uomini stanno armeggiando con un tubo di
plastica e tanica vicino ad un automezzo di proprietà di una ditta operante in città nel settore ambientale, al momento in sosta in
un parcheggio della parte alta del capoluogo.
Una Volante arriva immediatamente sul posto rintracciando, poco distante dal luogo segnalato, il mezzo a bordo del quale ci sono due uomini.
I due, un cinquantenne ed un quarantacinquenne, riferiscono che stanno espletando il turno di lavoro serale per la ditta frusinate che si occupa,
tra le altre cose, della pulizia delle strade cittadine.
Gli operai appaiono da subito nervosi e di fronte alle domande incalzanti degli agenti circa i loro spostamenti e del perché abbiano i
vestiti intrisi di carburante, dai quali ne proviene il tipico odore, i due crollano ammettendo le loro responsabilità.
Un' ispezione nelle adiacenze del parcheggio indicato nella telefonata al 113 consente il ritrovamento di 5 litri di miscela e 28 di gasolio
contenuti in taniche, occultati tra la folta vegetazione lì presente.
Altri 5 litri di gasolio, insieme ad un imbuto e ad un tubo sono ritrovati dai poliziotti all'interno del portabagagli dell'auto di uno dei due
operai.
Per mettere a segno il furto di carburante senza destare sospetti nel loro datore di lavoro, i due infedeli dipendenti hanno usato quale
stratagemma quello di effettuare un percorso ridotto rispetto a quello previsto per la pulizia delle strade al fine di giustificare il minor
consumo di carburante.
Gli operai, accompagnati negli uffici della Questura, sono stati denunciati per furto aggravato in concorso.
Le indagini degli investigatori sono in corso per accertare eventuali responsabilità dei denunciati in relazione ad episodi analoghi
verificatisi di recente e se siano coinvolte anche altre persone.