Classe ’63, Alessandro si arruola giovanissimo, e finito il corso, è destinato a Roma, dove presta servizio fino al 1997, anno in cui viene trasferito a Frosinone.
Nel 2004 è insignito della medaglia d’argento della Fondazione Carnegie per gli “Atti di Eroismo”, per aver messo in salvo 2 persone rimaste intrappolate in casa a causa di un incendio.
La grande famiglia della Polizia di Stato si stringe accanto alla compagna Esmeralda ed al figlio Alex.
Alla penna di Gianluca, amico- collega di Alessandro, è affidato il suo ricordo:
“Sandro voglio ricordarti da uomo amico e fratello al di fuori dell'Amministrazione perché io penso che con il passare degli anni e con il susseguirsi degli eventi, con i quali la vita ci mette alla prova si diventa più di semplici colleghi. Io e te avevamo una passione in comune la palestra; ci piaceva alzare pesi per stare in forma e ci allenavamo agli orari più strani per fare coincidere lavoro e famiglia ... Tutto andava bene lavoro, famiglia, rapporti esterni fino a quella maledetta domenica del 7 febbraio, quando mi hai chiamato dicendomi di avere la febbre alta con la paura di aver contratto il Covid. Da quel giorno tutte le mattine ti chiamavo per sapere come stavi fino a quando è arrivata la telefonata alla quale mai nessuno vorrebbe rispondere. In questi anni ti sei fatto volere bene da tutti perché nel tuo lavoro hai sempre messo al primo posto il lato umano. Ciao Sandro ti saluto in questo modo visto che non sono potuto essere lì vicino a te nel momento più importante, ma sono sicuro che da lassù non sentirai la mia assenza e che continuerai a venire in servizio con me".
Ciao Alessandro …. Ti vogliamo ricordare sempre allegro e sorridente …