Come accertato nel corso di un’attenta istruttoria da parte dei poliziotti della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura, dopo accurata proposta formulata dai militari dell’Arma dei Carabinieri, è emerso che l’esercizio pubblico è diventato un ritrovo assiduo di soggetti colpiti da DASPO e pregiudicati per reati di vario genere, in particolare per detenzione di sostanze stupefacenti, ubriachezza molesta e rissa, provocando di fatto numerosi episodi di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Si sono infatti registrate violente risse, scattate per futili motivi, in cui i corrissanti hanno riportato lesioni con prognosi tra i 7 e i 25 giorni; i soggetti coinvolti sono risultati essere anche minorenni.
La misura cautelare della sospensione dell'esercizio pubblico per la durata di 15 giorni rappresenta pertanto il giusto compromesso tra i legittimi interessi imprenditoriali dell’esercente e il bene primario dell’ordine pubblico; la sospensione dell’esercizio pubblico mira a produrre un effetto dissuasivo sui soggetti ritenuti pericolosi.
Il provvedimento, nel solco delle direttive ministeriali, è finalizzato a garantire la serena e pacifica convivenza sociale, nel rispetto delle regole, che ne sono il fondamento.