E’ di questi giorni la conclusione del processo che vedeva coinvolte due giovani donne, per le quali il Tribunale di Frosinone ha emesso una condanna per truffa, ricettazione e possesso di documenti falsi, dopo la denuncia della Squadra Volante.
La vicenda ha avuto inizio nel giugno del 2017, con una telefonata giunta sulla linea di emergenza 113 della Questura, con la quale il direttore di un Ufficio Postale del capoluogo segnalava la presenza “sospetta” di due donne.
All’arrivo della Volante, le due donne sono state trovate in possesso di documenti falsi, assegni bancari di dubbia provenienza e numerose tessere sanitarie e carte di identità.
I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che le stesse avevano acceso, utilizzando sempre documenti falsi, presso un istituto bancario di Frosinone, un conto corrente sul quale transitavano notevoli somme di denaro, proventi di truffe.
Nella loro attività illecita, le due donne si era anche dedicate a “modificare” le intestazioni di assegni emessi da compagnie assicurative a titolo di risarcimento.
Inoltre avevano anche richiesto prestiti da finanziarie, ma le rate non erano state mai pagate.