Lesioni personali gravi, minacce, ingiurie e violenza privata sono i reati contestati dagli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, a vario titolo, a tre nigeriani, residenti a Frosinone.
I fatti si sono svolti, come accertato dai poliziotti, all’interno di un appartamento sito nella zona bassa del capoluogo, in seguito ad una lite scoppiata per futili motivi tra connazionali.
Ad avere la peggio, due donne, rispettivamente di 36 e 28 anni, che hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari.
La più giovane, tra l’altro in stato di gravidanza, è stata ricoverata per le percosse subite, mentre la più grande è stata dimessa con prognosi di 15 giorni per ustioni di 1° e 2° grado in varie parti del corpo.
Una pentola di acqua bollente, che si trovava sui fornelli della cucina, le è stata rovesciata volontariamente sulla testa e sulle spalle.