Nella serata di domenica, un agente, in forza presso il reparto volanti della Questura, libera dal servizio, nota all’interno del parco matusa, nella circostanza molto affollato, in occasione dei recenti eventi, due bambini, una bimba ed un bimbo rispettivamente di 10 e 3 anni, fratello e sorella, senza essere accompagnati. Invero l’attenzione dell’agente viene carpita dal fatto che la sorellina strattonava violentemente il bimbo di soli due anni che piangeva forsennatamente.
Pronto l’intervento dell’operatrice di volante la quale chiedeva alla locale sala operativa l’ausilio di personale in uniforme al fine di individuare i genitori dei due piccoli.
Dopo vari accertamenti gli agenti identificavano la madre dei minori, donna 30enne residente in un edificio adiacente il parco, la quale dichiarava di aver affidato il bimbo di tre anni alla sorella maggiore per farlo divertire liberamente al parco matusa, essendo ogni sera luogo di eventi anche per bambini.
Tuttavia la donna intercettata dagli agenti rifiutava categoricamente di fornire le generalità mostrando inoltre seria resistenza ad ogni tipo di accertamento e verifica.
La stessa veniva deferita all’A.G. per i reati suesposti