Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Stato di Cassino, nel corso di un’operazione finalizzata al controllo e alla repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, ha tratto in arresto in San Giorgio a Liri (FR) un soggetto di 31 anni, titolare un officina meccanica, per il possesso di:
- nr. 47 panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un totale lordo di circa kg. 4,9;
- nr. 1 coltello con lama retrattile di circa cm. 21 totali, con manico in metallo – mimetico, intriso di sostanza stupefacente.
L’uomo arrestato, che annovera diversi precedenti di polizia anche in materia di stupefacenti e sottoposto, per altro procedimento penale alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di San Giorgio a Liri, era da tempo oggetto di indagine della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di PS di Cassino in quanto sospettato di perseverare nella sua illecita attività di traffico di sostanze stupefacenti.
Nel corso della perquisizione, operata anche con l’ausilio di unità cinofile antidroga, all’interno dell’officina veniva rinvenuto una scatola in cartone sigillato con nastro adesivo, contenente nr. 02 involucri di cellophane con all’interno nr. 07 (sette) panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish per un totale lordo di gr. 733,07. All’interno del cartone sigillato vi era della polvere di caffè, con il chiaro intento di sviare i cani antidroga; veniva rinvenuto anche un coltello con lama retrattile di circa cm. 21 totali, con manico in metallo – mimetico, intriso di sostanza stupefacente, da cui se ne deduce l’uso per il taglio della sostanza.
Successivamente, in una aiuola, nelle pertinenze della stessa officina, veniva rinvenuta, interrata ed occultata sotto una catasta di legno, una valigetta metallica rivestita di cellophane contenente nr. 40 (quaranta) panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un totale lordo di kg. 4,090.37, che presentava gli stessi segni distintivi dello stupefacente sequestrato all’interno dell’officina. Anche nella valigetta vi era della polvere di caffè, con il chiaro intento di sviare i cani antidroga.
L’uomo è stato tradotto presso la Casa circondariale di Cassino a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino.