Rubava per…ritornare bello!
Gli investigatori della Questura di Forlì-Cesena hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ventottenne rumeno, accusato di aver compiuto numerose rapine in banca tra la Romagna, le Marche ed il Lazio.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, sono iniziate il 2 Novembre dello scorso anno, allorquando un uomo, travisato e pistola in pugno, irruppe nella filiale della Banca Romagna Cooperativa di Forlimpopoli (FC), portandosi via un bottino di circa € 24.000. Nell'occasione, i poliziotti raccolsero le testimonianze dei presenti in banca, e, in particolare, la descrizione delle scarpe da ginnastica (di una nota marca e modello) che il malvivente calzava durante la rapina.
A seguito del fitto scambio informativo, tra diversi Uffici investigativi della Polizia di Stato, gli inquirenti sono così riusciti a dare un nome al rapinatore, potendo scoprire che trattavasi dello stesso autore di almeno altre cinque rapine in banca e che, nel 2005, era evaso a Pescara dagli arresti domiciliari, misura che gli era stata applicata per violenza sessuale, favoreggiamento della prostituzione ed immigrazione clandestina. Proprio per tale ragione, l'Autorità Giudiziaria aveva quindi emesso nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nei successivi anni di irreperibilità, dell'uomo si erano ormai perse le tracce, salvo che per una breve apparizione fatta ad Ibiza, ove era stato notato come musicista itinerante, da strada, mentre suonava la chitarra.La latitanza è, infine, terminata alla fine di Novembre dello scorso anno, ad Alba Adriatica (TE), dopo che Agenti della Polizia di Stato hanno fatto irruzione in una casa ove l'uomo si stava nascondendo, potendo peraltro constatare che egli stava indossando le stesse scarpe notate dai testimoni durante la rapina effettuata, lo stesso mese, a Forlimpopoli.
Curiose le dichiarazioni rese dall'arrestato, in merito alle ragioni per cui rapinava le banche: avrebbe voluto, con i soldi rubati, pagarsi un'operazione di plastica facciale, per cancellare una vistosa cicatrice da bruciatura sul collo, che copriva accuratamente con una sciarpa, durante le sue incursioni negli istituti bancari. Da sottolineare tuttavia che, in quei frangenti, l'uomo non si mostrava mai aggressivo. In un caso, anzi, hanno raccontato i testimoni, aveva perfino fatto il baciamano ad una cassiera, spaventatissima, per tranquillizzarla.-