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Furto in Piazza Saffi: arrestato il ladro dalla Polizia di Stato

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Furto all'edicola di Piazza Saffi.

Giovedì scorso, la Squadra Mobile della Questura di Forlì Cesena ha eseguito il decreto di Fermo di p.g. emesso dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di P.M.M., 57enne d'origine dominicana, sul quale sono stati raccolti gravi elementi probatori in ordine alla commissione del furto pluriaggravato avvenuto il 10 aprile u.s., all'interno dell'Edicola della Piazza, ai danni della titolare, che aveva fruttato al malvivente un bottino di circa 20.000 euro tra monili e denaro contante.
In particolare, il ladro alle ore 06,45 circa di domenica, dopo aver svolto una vera e propria attività di osservazione della vittima, approfittando della distrazione di questa, intenta ad aprire le saracinesche dell'edicola, si introduceva all'interno e si impossessava della borsa, contenente, oltre ai documenti ed altri effetti personali, la somma in contanti di euro 2.000,00, alcuni gioielli in oro e diamanti, oltre ad un orologio di valore, dopodiché fuggiva in sella ad una bicicletta.
Le indagini esperite dagli investigatori della Sezione Antirapine della Squadra Mobile, coordinati dal Pubblico Ministero della Procura di Forlì, attraverso la ricerca di immagini registrate in zona da sistemi di videosorveglianza privati e pubblici, nonché la comparazione in particolare dei fotogrammi salienti sia della fase ideativa che di quella realizzativa del furto, con soggetti noti alle FF.PP. perché dediti su tutto il territorio nazionale a questo tipo di reato, consentivano di raccogliere gravi elementi probatori ed indiziari a carico del sudamericano sin dalle prime fasi delle investigazioni.
Grazie all'attivazione di articolati accertamenti con l'ausilio di sofisticati mezzi tecnologici, lo straniero veniva localizzato nei giorni a seguire in continuo movimento fra la Toscana, luogo dove nel passato aveva risieduto, la Liguria e da ultimo la Sardegna, dove dimorava qualche giorno, verosimilmente in attesa di rientrare in continente certo di non essere più ricercato.
Invece, all'alba del 18 aprile u.s., con la fattiva collaborazione di personale della Squadra Mobile di Livorno, veniva rintracciato all'atto di scendere dal traghetto presso il porto di Livorno: sottoposto a perquisizione veniva rinvenuta parte della refurtiva, oltre ad altri preziosi di verosimile provenienza illecita ed un passaporto falso, motivo per cui veniva tratto in arresto per la flagranza del delitto p.p.497 bis c.p. (possesso di documento falso valido per l'espatrio) e deferito per ricettazione, provvedimento che veniva convalidato dall'A.G. livornese il 21 aprile con applicazione degli arresti domiciliari presso la città toscana.-
Al contempo il materiale probatorio acquisito in ordine al furto forlivese, unitamente al pericolo di fuga ed eventuale espatrio del soggetto, capace di procurarsi documenti di viaggio falsi (così come constatato nella perquisizione), permetteva al PM titolare dell'indagine di emettere un Decreto di fermo nei suoi confronti, disponendone la carcerazione con la sua traduzione presso la casa Circondariale di Livorno. Il fermo è stato convalidato dall'A.G. sabato scorso, disponendo la permanenza in carcere.


26/04/2016

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