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Forlì, blocca la circolazioni dei treni per protesta, arrestato

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Tunisino minaccia di suicidarsi per protesta contro il mancato rinnovo del permesso di soggiorno

Ha tenuto in scacco Autorità e passeggeri, per oltre due ore, l'uomo che ieri pomeriggio, alla stazione ferroviaria di Forlì, ha minacciato di suicidarsi, dopo essersi arrampicato fino in cima di una torre-faro, alta oltre 40 metri, posta nel piazzale dello scalo ferroviario merci, la cui base si trova a circa tre metri dal primo binario. Mediante un binocolo, personale del locale Posto di polizia ferroviaria, prontamente accorso con i Vigili del Fuoco, ha constatato che la persona aveva con sé alcune bottiglie, verosimilmente piene di alcool, con una delle quali più volte si è cosparso gli abiti, minacciando di volersi dare fuoco e urlando di volersi inoltre gettare di sotto, al transito di un convoglio ferroviario. Per tale ragione la Polfer, valutata la serietà della minaccia del gesto, che avrebbe potuto mettere a repentaglio la sicurezza della circolazione ferroviaria, ha richiesto l'interruzione totale della circolazione ferroviaria, avvenuta alle ore 13.10 circa. Sul posto è successivamente intervenuto un funzionario di p.s. della Questura, che ha ascoltato la moglie dell'uomo, un tunisino 30enne, la quale ha confermato le ragioni che avevano indotto il marito a quel gesto, ovvero il mancato rinnovo del permesso di soggiorno, per cui il marito stesso aveva fatto ricorso al Tribunale di Forlì, senza esito, poiché il Giudice aveva recentemente respinto il ricorso stesso. A tal punto, avvalendosi dell'autoscala dei VV.FF., il funzionario si è fatto issare verso la cima della torre, a pochi metri dall'uomo, accompagnato dalla di lui moglie, per convincerlo a desistere dal suo comportamento. L'opera di convincimento ha sortito infine effetto, tanto che lo straniero, alle ore 15.15, ha deciso di scendere dalla torre, dopo essersi prima liberato di due bottiglie di plastica contenenti alcool, lanciandole a terra. I poliziotti, che le hanno subito recuperate, hanno potuto constatare che una di queste aveva sulla sommità uno stoppino di carta pressata ed infilato nel collo, a mò di innesco, pronta per essere eventualmente utilizzata. Subito dopo, è stata riattivata la circolazione dei treni, su entrambi i binari. Il tunisino, già la mattina 2 febbraio del corrente anno, si era reso protagonista di analogo gesto, arrampicandosi su una torre edile nella centrale Piazza Saffi, per attirare su di sé l'attenzione e protestare contro il mancato rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di famiglia. In quell'occasione, dopo circa due ore, spontaneamente aveva deciso di scendere dalla gru, aiutato dai VV.FF. intervenuti sul posto. Adesso l'uomo si trova in carcere, a Forlì, a disposizione dell'A.G.
12/12/2012

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