Denunciato
Per aver telefonato al "113", segnalando una situazione di pericolo inesistente, dovrà ora rispondere all'Autorità Giudiziaria per il reato di procurato allarme, previsto dall'art. 658 del codice penale. La vicenda si è svolta a Cesenatico ed ha visto protagonista un quarantunenne di Cesena il quale ha telefonato al "113" e, non qualificandosi, ha chiesto concitatamente l'intervento della Polizia, senza precisare la località ma solo il nome della via ed il numero civico, interrompendo bruscamente la comunicazione. Potendosi immaginare che fosse accaduto qualcosa di grave, sono subito state effettuate ricerche in Cesena e poi anche a Cesenatico, inizialmente senza esito. La centrale operativa del Commissariato di P.S. di Cesena ha successivamente individuato la chiamata in arrivo, potendone anche stabilire l'origine, permettendo agli uomini della "Volante" del Posto di Polizia di Cesenatico di trovare l'indirizzo esatto e rintracciare chi aveva effettuato la comunicazione. Gli accertamenti seguenti hanno consentito di appurare che l'uomo aveva fatto la telefonata durante una lite familiare, con l'intento di intimidire il fratello, facendogli credere che avrebbe fatto intervenire la Polizia.