Poi si improvvisa investigatore e ritrova l’oggetto
Denunciato per ricettazione un quarantenne, trovato in possesso di un prezioso orologio ch'era stato rubato, un mese prima, a casa di una donna che lo aveva invitato, assieme ad altre persone, ad una cena.
La donna, una trentenne forlivese, dopo essersi accorta della sparizione dell'oggetto, aveva subito sospettato dell'uomo che aveva ospitato ma, in mancanza di prove, aveva potuto solo denunciare il furto come opera di ignoti. Decisa, tuttavia, a non arrendersi di fronte al danno subìto, ha chiesto aiuto ad un'amica, dipendente di un'oreficeria in Forlì, che si è offerta di aiutarla nelle ricerche dell'orologio, in particolare divulgando ad altri operatori del settore i dati caratteristici dell'oggetto, al fine di avere maggiori probabilità di ritrovarlo.
L'intuizione della donna si è rivelata giusta tanto che, dopo alcune settimane, un orefice della stessa città ha informato la collega che si era da lui presentato un uomo il quale, senza mostrarlo, gli aveva chiesto di stimare il valore di un certo orologio, offrendosi eventualmente di venderglielo. Capito che poteva trattarsi proprio dell'orologio "segnalato", l'orefice aveva astutamente valutato l'oggetto al doppio dell'effettivo valore, così inducendo l'offerente a ritornare, per mostrarglielo e continuare la "trattativa".
Dopo alcuni giorni, infatti, l'uomo si è ripresentato al negozio e l'orefice, con una scusa, lo ha rimandato al giorno successivo, potendo così prendere tempo ed avvisare la collega che, a sua volta, ha avvisato l'amica derubata. A questo punto, all'ora e nel luogo convenuto per la conclusione dell'"affare", si è presentata anche la legittima proprietaria dell'orologio, per riprendersi il maltolto.
Inutili i tentativi dell'uomo di negare le proprie responsabilità anche coi poliziotti delle "Volanti", avvertiti della trattativa e subito accorsi sul posto, che lo hanno denunciato e restituito l'orologio alla giovane forlivese.-