Nella serata dell’otto Marzo, la Polizia di Stato di Forlì-Cesena ha arrestato un giovane, nella flagranza del reato di violazione del provvedimento dell’obbligo di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
La vicenda ha inizio nei primi mesi del 2023 quando i due giovani, uno abitante a Forlì e l’altra nel ferrarese, si sono conosciuti e hanno cominciato a frequentarsi; ma la relazione, alquanto burrascosa, è terminata in breve tempo.
Nei mesi successivi la donna, nel frattempo trasferitasi a Forlì, ha sporto denuncia per minacce e atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzato, che ha continuato ad importunarla; ad ottobre l’uomo l’ha minacciata con un cutter ma è stato tratto in arresto e condotto in carcere, in regime di custodia cautelare, da dove è uscito poco prima di Natale; la misura è stata sostituita con il divieto di avvicinamento alla ex fidanzata, unitamente all’obbligo di firma.
Tuttavia, dopo pochi giorni, l’inottemperanza agli obblighi imposti dall’autorità giudiziaria, è costata al giovane un nuovo aggravamento della misura cautelare, con ripristino della custodia in carcere.
Il 20 febbraio scorso l’uomo è nuovamente uscito dalla struttura penitenziaria, quando il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Forlì ha disposto la sostituzione della custodia cautelare imponendogli nuovamente il divieto di avvicinamento, questa volta accompagnato dall’applicazione dello strumento di controllo elettronico a distanza, il cosiddetto “braccialetto elettronico”.
E’ così che l’8 marzo la donna ha contattato la sala operativa della Questura, preoccupata perché l’ex compagno si era presentato sotto casa, in stato di ubriachezza; l’immediato intervento delle volanti della Polizia di Stato, già alla ricerca dell’uomo perché lo strumento di controllo era in allarme, ha consentito di interrompere qualsiasi proposito violento dell’uomo.
Il giovane è stato tratto in arresto per la violazione del divieto di avvicinamento, misura prevista dall’articolo 387 bis del codice penale, introdotto a tutela delle vittime di violenza dalla legge 69 del 2019, e recentemente modificato dalla legge 168 del 2023.
Nella mattinata successiva, l’arresto è stato convalidato e nei confronti del giovane è stata nuovamente disposta la custodia cautelare in carcere.