Nella mattina di oggi, 29 maggio, nella città di Forlì farà sosta, in Piazza Ordelaffi, l’iconico truck simbolo di “Una Vita da Social”, la più importante e imponente campagna educativa itinerante della Polizia Postale e del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’ambito del progetto “Generazioni Connesse” e con il sostegno di Google per la sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli della Rete per i minori.
Un’iniziativa che parla di sicurezza online, social network e cyberbullismo e che quest’anno si arricchisce anche con approfondimenti su educazione stradale e contrasto ad ogni forma di discriminazione e che dallo scorso 18 settembre, data di lancio dell’undicesima edizione, ha già toccato moltissime città italiane attraverso tutto lo Stivale.
Saranno presenti 6 classi appartenenti all’Istituto Comprensivo Rossetti di Forlimpopoli che parteciperanno ad una stimolante lezione di legalità che verrà effettuata da personale specializzato proprio a bordo del truck della Polizia di Stato. Un progetto sempre al passo con i tempi, che tocca temi cari ai ragazzi per diffondere la cultura della sicurezza online e una sempre maggiore consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti che la rete mette a disposizione.
Una Vita da Social nel corso degli anni ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale hanno incontrato oltre 3 milioni di studenti, sia nelle piazze sia nelle scuole, 247.000 genitori, 142.000 insegnanti per un totale di 21.000 Istituti scolastici, oltre 600 città raggiunte sul territorio e due pagine Twitter e Facebook con 135.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.
Ancora una volta la Polizia di Stato scende in campo al fianco del Ministero dell’Istruzione e del Merito per un grande obiettivo: fare in modo che la vile minaccia del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie non faccia più vittime.
L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione e molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”. Gli studenti attraverso il diario di bordo www.facebook.com/unavitadasocial/ potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.