Sabato sera, verso le 20, le Volanti della Polizia di Stato sono intervenute nei pressi del cinema Saffi di San Martino in Strada a seguito della segnalazione di un cittadino, che aveva notato alcuni ragazzini imbrattare i muri, utilizzando bombolette spray. Gli agenti, giunti sul posto, hanno in effetti accertato la presenza di numerose scritte e simboli, di carattere osceno e dissacratore, tra i quali spiccava la riproduzione di una svastica accanto alla scritta “ebrei” e la A cerchiata simbolo dell’anarchia. Il tempestivo intervento dei poliziotti ha consentito di rintracciare gli autori, all’interno di un locale pubblico nelle vicinanze, dove si stava festeggiando un compleanno. Si tratta di cinque 13enni residenti in città, uno dei quali ancora in possesso delle bombolette usate per imbrattare i muri. Nel locale erano presenti anche alcuni genitori, ignari dell’accaduto. I ragazzi, tutti infraquattordicenni e quindi non imputabili, sono stati affidati ai genitori; di quanto accaduto verrà comunque informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna. Il reato configurato è il “deturpamento o imbrattamento di cose altrui”, previsto dall’art. 639 del codice penale, aggravato dall’art. 604-ter dello stesso codice, che prevede l’aumento della pena nei casi in cui il fatto venga commesso “per finalità di discriminazione o di odio etnico, razziale o religioso”.
Considerata l’età degli autori e la tipologia dei simboli e delle scritte, si tratta evidentemente di comportamenti deprecabili che ben poco sembrano avere a che fare con ipotesi di discriminazione o di odio razziale; questi atti vengono talvolta commessi da ragazzi giovanissimi, inconsapevoli del disvalore dei propri comportamenti. Individuare tempestivamente gli autori dell’imbrattamento ha consentito di scongiurare l’allarme che consegue di solito al compimento di atti di questo genere.
Tutte le scritte sono state cancellate dagli agenti in attesa di un intervento di ripristino dei tecnici del Comune