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Denunciato per truffa all'esame di guida dalla Sezione Speciale CAPS.

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caps

Cesena, 2 marzo 2017

 

 

Questa sezione Speciale operante all’interno del CAPS con compiti prevalentemente addestrativi nell’ambito dell’applicazione dei moduli operativi esterni gestisce pattuglie di vigilanza stradale composte da un capopattuglia istruttore e due frequentatori di corso di specializzazione operanti nel territorio di Cesena.

A fini addestrativi opera altresì la sezione di Polizia Giudiziaria, formata da personale altamente qualificato esperto in Falso Documentale e nel traffico internazionale dei veicoli che ha da tempo intrapreso una collaborazione con la Motorizzazione di Cesena volta ad accertare la veridicità dei documenti presentati per il conseguimento di un idoneo titolo di guida con particolare riguardo a quelli stranieri. Detto personale da anni insegna a tutte le Specialità della Polizia di Stato stradale, ferroviaria, postale, immigrazione e frontiera nonché a numerose Forze di Polizia straniere che frequentano questo Centro per corsi di formazione e aggiornamento.

In particolare durante l’ultima sessione di esami per il conseguimento della patente di guida B, a seguito di una tempestiva segnalazione del personale della Motorizzazione, la citata squadra di P.G.  è intervenuta per una presunta anomalia.

Nella circostanza accadeva che durante lo svolgimento dell’esame alcuni candidati lamentavano il fatto che uno di loro parlava a voce più alta rileggendo più volte i quesiti, come se stesse comunicando all’esterno con altre persone.

All’arrivo del personale di questo Centro veniva individuato un Cesenate di 48 anni che stava sostenendo l’esame a seguito di revoca della patente per la perdita dei punti. A richiesta di chiarimenti, si giustificava sostenendo che leggeva sottovoce solo per capire meglio i quesiti. Da un ulteriore successivo controllo il personale intervenuto si avvedeva che effettivamente il soggetto segnalato aveva occultato sotto agli abiti un dispositivo dello stesso colore della pelle del quale si intravvedeva solo una piccola porzione intorno al collo. Lo stesso, in un primo momento tentava di giustificarne la presenza riferendo che si trattava di un dispositivo medico per problemi di cuore ma subito dopo vistosi scoperto, ammetteva le proprie responsabilità, consegnando il dispositivo a cui era collegato un microfono con cui comunicava con l’esterno, ed un telefono cellulare che tramite collegamento bluetooth consentiva lo scambio di comunicazioni.

Pertanto veniva segnalato all’Autorità giudiziaria per Truffa. Nella circostanza riferiva che aveva già corrisposto una prima somma di denaro come anticipo mentre avrebbe successivamente versato il saldo per un totale di 3.000 €. Sono in corso accertamenti volti all’identificazione gli ulteriori responsabili anche al fine di determinare l’estensione del fenomeno.

A riguardo si ricorda agli utenti della strada l’importanza del titolo di guida che necessita sempre della presenza sia dei requisiti psico-fisici sia dell’idoneità tecnica volta ad accertare la conoscenza delle norme del CDS, tutela della sicurezza della circolazione quindi della vita umana. Idoneità che si perde soprattutto con la sottrazione dei punti a seguito delle maggiori inosservanze al codice della strada (quali velocità, guida in stato di ebbrezza, guida senza cinture e passaggio con il semaforo rosso) che denotano la mancanza di responsabilità sulle conseguenze di tali inosservanza.

 


03/03/2017

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