Il Questore di Forlì-Cesena, Claudio Mastromattei, ha emesso 4 Daspo Urbani nei confronti di due cittadini tunisini, un italiano e un rumeno, resisi responsabili, in due distinte occasioni, di condotte violente in centro storico e nei pressi della Stazione ferroviaria, dove si registrano episodi che incidono sulla sicurezza pubblica.
Il cittadino rumeno, trentenne da tempo in Italia, in pieno centro storico, a ridosso di piazza Saffi, si è reso responsabile di una violenta aggressione, per futili motivi, nei confronti di un cittadino albanese, dopo un alterco iniziato all’interno di un bar, cagionando alla vittima lesioni guaribili in giorni 30. I fatti sono stati ricostruiti grazie ad alcune testimonianze e al materiale video fotografico acquisito dalle telecamere e il rumeno è stato denunciato per lesioni gravi.
Gli altri 3 si sono resi responsabili di una reazione violenta nei confronti del personale della Polizia di Stato, intervenuto nei pressi della Stazione Ferroviaria per la segnalazione di una ragazza colta da malore. In tale frangente, il ragazzo italiano, minorenne, e i due tunisini hanno tentato di impedire l’identificazione della ragazza, una loro amica minorenne (evidentemente sotto l’effetto di sostanze alcoliche), minacciando e tentando di aggredire gli operatori della Volante, sia sul luogo dell’intervento che, successivamente, in Ospedale. Solo grazie all’intervento di altre pattuglie, gli aggressori venivano “neutralizzati” e poi denunciati per resistenza a Pubblico Ufficiale. Si tratta di giovani che durante i servizi di controllo del territorio sono stati spesso trovati a bivaccare in centro storico o nei pressi della stazione.
Per tali motivi, il Questore, dopo l’attenta ricostruzione dei fatti e l’attività istruttoria del personale della Divisione Anticrimine, ha emesso 4 D.A.C.U.R. (divieti di accesso al centro urbano), denominato anche Daspo Willy, introdotto dopo i tragici fatti che portarono all’omicidio del ventiduenne Willy Montero Duarte a Colleferro, nel dicembre del 2020.
Si tratta di una misura di prevenzione personale di competenza dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza che dispone il divieto di accesso alle aree urbane.
Nei casi descritti, ai tre giovani che si sono resi responsabili della resistenza agli operatori di polizia è stato emesso il divieto, per due anni, di accedere nelle aree urbane del centro storico e della stazione ferroviaria, dalle 18.00 alle 07.00, mentre per il cittadino rumeno al divieto di due anni, nella stessa fascia oraria e sempre per le stesse zone, è stato imposto anche l’obbligo di firma per sei mesi in Questura due volte alla settimana. La violazione del provvedimento del Questore è un reato che prevede la reclusione da uno a tre anni e la multa da 10.000 a 24.000 euro.
La Questura continuerà a monitorare e controllare le varie fenomenologie di degrado, intervenendo con ogni strumento e misura utile (Daspo Urbano, avvisi orali, fogli di via obbligatori, sospensione o revoca delle licenze ai sensi dell’art. 100 TULPS) ad incidere su qualsiasi condotta possa che metta in pericolo sulla sicurezza pubblica.