Da ieri 10 marzo, la Polizia di Stato e le altre Forze di Polizia, unitamente alle Polizie Locali, tenuto conto delle direttive emerse in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e in attuazione dell’ordinanza emanata dal Questore di Forlì-Cesena, stanno svolgendo controlli a campione mirati alla verifica del rispetto delle disposizioni contenute nel DPCM della Presidenza del Consiglio, richiamate e integrate dall’Ordinanza del Presidente della Regione Emilia Romagna, relative all’emergenza sanitaria in atto sul tutto il territorio nazionale (COVID-19).
Nella serata di ieri, personale dell’U.P.G. S.P. ha riscontrato che, all’interno di una attività di generi alimentari, in Corso Mazzini erano presenti 7 cittadini stranieri, uno dei quali il gestore del pubblico esercizio e sei avventori i quali, in spregio alle norme di comportamento e alle prescrizioni contenute nei recenti provvedimenti, non hanno rispettato le distanze di sicurezza né giustificato la loro presenza in un esercizio commerciale che, a quell’ora, doveva essere chiuso. Per questo tutti e sette sono stati denunciati per l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità (art 650 del C.P.), 2 di loro anche ai sensi dell’art 688 del C.P., poiché al momento del controllo si trovavano in stato di manifesta ubriachezza, e uno di questi anche con permesso di soggiorno scaduto nel 2017 e mai rinnovato, indagato anche ai sensi della legge sull’immigrazione.
Il gestore del locale, infine, è stato denunciato per aver somministrato bevande alcoliche a persone in stato di manifesta ubriachezza e per violazione dell’ordinanza sindacale che vieta la vendita di alcol in vetro dopo un certo orario. Sono in corso approfondimenti circa la possibilità di sospensione della sua licenza, con conseguente chiusura dell’attività.
Anche la Polstrada ha rilevato alcune infrazioni. In particolare una pattuglia della Sottosezione dell’A14 è intervenuta in autostrada nell’area di servizio Santerno Ovest ove tre persone arrecavano disturbo. Si tratta di tre cittadini extracomunitari, provenienti dalla provincia di Brescia, ubriachi, sprovvisti del modulo di autodichiarazione che autorizza in casi particolari gli spostamenti, i quali hanno dichiarato di essere in viaggio per Civitanova Marche per andare a trovare uno zio ammalato di coronavirus. I tre sono stati denunciati per violazione dell’art. 650 e indotti a rientrare a Brescia da dove erano partiti.