Sabato mattina la volante della Polizia di Stato ha arrestato un cittadino marocchino di 32 anni, residente a Forlimpopoli, in regola col soggiorno, con precedenti penali per furto ed altro. Il reato addebitatogli è il furto in abitazione.
L’uomo, con una azione fulminea, in pieno giorno (erano le 11 di sabato mattina) ha scavalcato la recinzione di un condominio e dopo essersi aggirato all’interno degli spazi condominiali ha prelevato una bicicletta di proprietà di un residente, l’ha gettata oltre la cancellata e, dopo avere nuovamente scavalcato, vi è salito sopra e stava allontanandosi.
Per sua sfortuna un residente in quel condominio, che si trovava dentro un esercizio pubblico lì vicino, ha seguito la sua azione e, capito quello che stava accadendo, ha chiamato la Polizia, lo ha inseguito e bloccato ed ha recuperato la bicicletta.
Nei pressi stava transitando una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, che è così intervenuta pochi istanti dopo la diffusione via radio della richiesta di intervento del cittadino, e nonostante il ladro fosse riuscito ad allontanarsi incurante del tentativo del testimone di trattenerlo per la consegna alle autorità, lo individuava velocemente e lo catturava, traendolo in arresto nella flagranza di reato.
Il pubblico ministero, dott.ssa Sara Posa, disponeva che l’arrestato venisse condotto in Tribunale nella mattinata di lunedì, per il processo per direttissima, tenutosi innanzi al Giudice dott. Trerè, che dopo avere convalidato l’arresto ha disposto che l’uomo venisse collocato agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza dibattimentale rinviata per la prossima settimana.
Biciclette (rubate?) in sequestro: cercasi proprietari
Sempre sabato mattina, e sempre per causa di biciclette di sospetta provenienza, è stata inoltrata una denuncia in stato di libertà a carico di un 52enne italiano residente nel comprensorio, al quale sono stati contestati i reati di ricettazione e porto di strumenti atti ad offendere.
L’intervento, portato a termine anche in questo caso da una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, è nato dalla segnalazione di alcuni cittadini che si erano insospettiti della presenza dell’uomo lungo vie di campagna, che stava circolando su una bicicletta tenendone un’altra al seguito.
Quando la Polizia è sopraggiunta e lo ha controllato, è risultato che addosso aveva degli arnesi da scasso o comunque utilizzabili per l’offesa alla persona. Delle biciclette non sapeva dare una ragionevole giustificazione, e un suo precedente risalente al 2015 pareva confermare il sospetto che fossero rubate: egli, fino a qualche tempo fa, era socio nella gestione di un bazar di merce usata, ed era stato denunciato alla Procura della Repubblica di Forlì perché durante il controllo dell’esercizio era stato trovato in possesso di ben 37 biciclette di provenienza sospetta, che vennero tutte sequestrate. Anche se ora quel bazar non c’è più, è chiaro che l’uomo non ha perso la sua passione per le cose usate…