Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cerignola, nella mattinata del 16 febbraio u.s., hanno.....(continua)
Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cerignola, nella mattinata del 16 febbraio u.s., hanno tratto in arresto cinque giovani extracomunitari (4 maggiorenni ed un minore) per il reato di estorsione in concorso tra loro e tre di loro sono anche stati denunciati per false attestazioni a P.U. sulle proprie qualità personali.
In particolare, nella mattinata di martedì scorso, si presentava nel Commissariato di P.S. di Cerignola il responsabile di una Comunità Educativa del luogo il quale denunciava che, da diversi giorni, un gruppo di cinque ospiti extracomunitari, quattro del Gambia ed uno del Mali, coalizzatisi tra loro, avevano incominciato ad avanzare richieste di somme di denaro a loro non spettanti, minacciando e, in qualche caso, ponendo in essere atti di violenza nei confronti degli operatori della comunità e degli altri ospiti minori, nonché atti di autolesionismo.
Il responsabile spiegava che, agli ospiti, per legge, deve garantire vitto, alloggio ed integrazione; in più, la struttura da lui gestita fornisce PC, abbigliamento, accesso al WIFI libero e tutto ciò di cui gli ospiti hanno bisogno quotidianamente. Inoltre, la struttura fornisce a ciascun ospite quale "pocket money" la somma contante di cinque euro a settimana.
Il denunciante spiegava, anche, che era stato assente dalla comunità per qualche giorno e che aveva appreso dai suoi collaboratori che le richieste di denaro erano diventate insistenti e così anche gli atti di intimidazione. Invero, i collaboratori gli avevano riferito che, a stento, erano riusciti a far desistere i cinque malfattori dal loro intento di porre in essere atti di violenza, convincendoli ad aspettare il giorno del suo rientro.
Pertanto, il responsabile, non avendo nessuna intenzione di cedere al ricatto dei cinque ospiti, si determinava a denunciare quanto detto, dichiarazioni puntualmente riscontrate nelle dichiarazioni rese dai suoi collaboratori, alcuni fatti oggetto diretto di atti di violenza e di minacce.
Gli arrestati sono stati condotti alla Casa Circondariale di Foggia e all'Istituto per minori "Fornelli" di Bari, a disposizione delle competenti Procure della Repubblica.