Agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di San Severo (FG) hanno eseguito.....(continua)
Agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di San Severo (FG) hanno eseguito all'alba di questa mattina un'ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Tribunale di Foggia - Sezione dei G.I.P a carico di sei persone del luogo in quanto responsabili di una variegata attività illecita per reati contro il patrimonio, arricchita da un violento pestaggio nei confronti di un cittadino che cercava di riprendere con il proprio cellulare un tamponamento.
Le indagini condotte dalla squadra investigativa del Commissariato di P.S. di San Severo e coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia, iniziate a gennaio 2015, hanno evidenziato in capo ai sei componenti del gruppo criminale una notevole capacità organizzativa tale da consentirgli di portare a termine un numero elevato di furti di veicoli, centraline, targhe, oltre che a veri e propri saccheggi ad alcuni box. Luoghi privilegiati di caccia erano prevalentemente alcune località delle limitrofe regioni del Molise (Termoli) e Abruzzo (Vasto, Montesilvano), estendendosi in un caso anche nella regione Marche, per trasferire la refurtiva a San Severo; in particolare i veicoli venivano ricoverati in un box in uso ad uno degli arrestati, per essere poi "taroccati", attraverso la punzonatura e contraffazione del numero di telaio per ostacolarne l'origine delittuosa. Si trattava di veri e propri raid criminali, seriali, nei quali emerge la spregiudicatezza e l'intraprendenza del gruppo, che in pochi mesi ha compiuto oltre 30 attentati all'altrui patrimonio, dotato di rudimentali, ma essenziali supporti logistici, oltre che strumentali (chiavi, spadini, centraline).
Si tratta, invero, di un gruppo compatto, che si autocelebra per i risultati che consegue e che il 5 marzo 2015, in San Severo malmenò violentemente un cittadino che cercava di riprendere con il proprio cellulare un tamponamento, colpendolo con calci e pugni fino a procurargli diverse ferite e la frattura orbitale dell'occhio.