All’alba di oggi 10 marzo 2015 personale della Polizia di Stato ha eseguito.....(continua)
All'alba di oggi 10 marzo 2015 personale della Polizia di Stato ha eseguito, due misure cautelari a carico di 16 soggetti per reati di associazione per delinquere, furto, ricettazione, rapina , detenzione e porto illegale di armi da guerra. I gg.ii.pp. del Tribunale di Foggia, dr. Buccaro e dr.ssa Curci, hanno accolto le richieste dei PP.MM. (coordinati dal Procuratore della Repubblica dr. Leonardo Leone de Castris) dr Di Giovanni, dr.sse Petrilli e Pensa, che avevano diretto le indagini e raccolto solidi elementi accusatori nei confronti degli indagati. Le misure dispongono la custodia cautelare in carcere per dieci soggetti, gli arresti domiciliari per quattro e l'obbligo di presentazione alla p.g. per gli ultimi due.
Le indagini, supportate da attività tecnica, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di appartenenti a due distinte organizzazioni (composte in prevalenza da pregiudicati pugliesi e romani) specializzate, la prima, nella commissione di furti ai "caveau" di istituti di credito e, la seconda, in rapine a furgoni portavalori, assaltati utilizzando tecniche paramilitari e armi ad alto volume di fuoco (Kalashnikov).
La prima indagine, condotta dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Foggia, ha consentito di ricostruire la struttura e le dinamiche criminali di un inedito sodalizio - creato dalla "fusione" di appartenenti alla malavita foggiana e romana - sospettato di aver compiuto, a Foggia, il furto al caveau del Banco di Napoli nel marzo 2012 e di aver tentato un altro furto a due gioiellerie all'interno del centro commerciale "La Mongolfiera" ad agosto dello stesso anno.
Nel primo caso, eludendo i sistemi di allarme, gli autori trafugarono valori e preziosi per circa 15 milioni di Euro contenuti all'interno di 165 cassette di sicurezza, con la complicità di alcune guardie particolari giurate infedeli per evitare controlli, per avere accesso negli orari non consentiti e per acquisire notizie utili. Altre 150 cassette erano state manomesse ma non aperte. Gli autori del furto riuscirono a superare le difese passive dell'istituto di credito procurandosi il clone della centralina utilizzata per gestire gli allarmi della banca e riuscendo a duplicare le chiavi elettroniche che gestivano l'apertura delle porte.
Nel secondo caso (il 26 agosto 2012), il delitto non venne consumato a causa dell'intervento dei poliziotti della Squadra Mobile di Foggia che fecero irruzione all'interno del covo e identificarono alcuni componenti la banda mentre altri fuggirono. Tra i destinatari del provvedimento restrittivo figura un pericoloso pregiudicato romano, esperto nel violare anche i sistemi di allarme più complicati, contiguo in passato, alla "banda della Magliana" e coinvolto nel clamoroso furto al caveau del Palazzo di Giustizia di Roma, compiuto nel luglio 1999, unitamente a un noto pregiudicato romano .
Altri cinque soggetti risultano indagati in stato di libertà.
La seconda indagine, svolta dal Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili di Foggia, Bari e Lecce, ha permesso di raccogliere elementi di colpevolezza a carico di uno dei vertici di un pericoloso gruppo criminale composto da pregiudicati della criminalità barese e foggiana, coinvolti nell'assalto al furgone portavalori della NP service avvenuto il 6.12.2013 a Cerignola lungo la A14 nel corso del quale, dopo un conflitto a fuoco furono sottratti circa 1,5 milioni di Euro. Altri 3 componenti il commando erano stati già tratti in arresto nel gennaio 2014.
Entrambe le indagini s'inquadrano nell'ambito di attività svolte da appositi gruppi di lavoro composti dagli investigatori della Polizia di Stato e coordinati da magistrati esperti nel contrasto delle forme più gravi di criminalità predatoria della provincia dauna.