Nel pomeriggio dello scorso lunedì 16/04/2014, personale del Commissariato di Polizia di Cerignola, ha.....(continua)
Nel pomeriggio dello scorso lunedì 16/04/2014, personale del Commissariato di Polizia di Cerignola, ha sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria per il reato di riciclaggio e ricettazione, in concorso, di veicoli provento di furto, un pregiudicato del luogo e i suoi due complici stranieri.
In particolare, gli agenti, effettuavano un'attività info-investigativa che consentiva di individuare una delle zone in cui un'organizzazione criminale, dedita all'attività di riciclaggio, celava le autovetture rubate e successivamente le smontava al fine di catalogarle e rimettere in commercio i pezzi di ricambio, sotto la copertura di autodemolizioni. Dopo aver localizzato il luogo ove le autovetture venivano materialmente "cannibalizzate", a qualche centinaio di metri dal centro cittadino, i poliziotti decidevano di iniziare un lungo servizio di osservazione, col fine di stroncare l'illecita attività.
Trascorse alcune ore dall'inizio dell'appostamento, gli investigatori, notavano uscire, da un fabbricato esistente in Via Ivrea a Cerignola, un furgone di colore bianco, condotto da un noto pregiudicato del posto, il quale, dopo aver richiuso il cancello assicurandolo con un lucchetto, ripartiva in direzione centro città. Essendo il mezzo provvisto di finestrini posteriori, durante tale frangente, si notavano alcuni pezzi di carrozzeria, di colore rosso, al suo interno.
Una volta individuato con precisione il fabbricato all'interno del quale avveniva l'attività di riciclaggio, gli operatori della Polizia di Stato, udendo ancora rumori metallici al suo interno, decidevano d'intervenire, scavalcando il cancello richiuso in precedenza.
Dopo aver scavalcato, gli Agenti vedevano uscire dall'interno di un box due individui, probabilmente insospettiti dai rumori provocati dai poliziotti, che alla vista dei dipendenti del Commissariato, si davano alla fuga cercando di guadagnare le scale che portavano sopra al tetto del fabbricato, venendo, però, prontamente bloccati.
All'interno del box da cui erano usciti i due individui si rinveniva una scocca d'autovettura Audi A3, appena "cannibalizzata", risultata rubata lo scorso 15 aprile a Trani (BT).
Si estendeva la perquisizione all'interno di altri box ivi esistenti, e all'interno di uno di essi si rinvenivano le parti di una scocca d'autovettura, di colore rosso, appartenenti ad una Fiat Panda, risultata rubata a Potenza. Il colore dei pezzi di carrozzeria rinvenuti all'interno di quest'ultimo box era identico ai pezzi di carrozzeria visti all'interno del Fiat Scudo notato allontanarsi in precedenza.
Dopo alcuni minuti, gli agenti, che avevano continuato l'appostamento, udivano dei rumori provenire dall'ingresso del fabbricato; cercavano quindi di osservare cosa stesse accadendo e notavano che il Fiat Scudo di colore bianco aveva fatto rientro, e si stava avviando in direzione del box ove i poliziotti erano nascosti; giunto in prossimità del box in questione, gli agenti decidevano d'intervenire e bloccare il furgone, ma il conducente, compresa la situazione, accelerava la marcia lungo il viale, cercando di raggiungere la parte posteriore del fabbricato, dove era possibile scavalcare la recinzione e darsi alla fuga per i campi adiacenti, venendo però raggiunto e bloccato.
Pertanto, le tre persone venivano sottoposte a fermo e, dopo le formalità di rito, venivano accompagnate presso la Casa Circondariale di Foggia.
Al fine di approfondire ulteriormente l'attività d'indagine, si decideva di effettuare un controllo all'interno di un'autodemolizione, al fine di rinvenire le parti meccaniche mancanti delle due autovetture rinvenute. Il controllo non permetteva di recuperare tali parti d'autovettura, tuttavia permetteva di rinvenire un motore e altri parti d'autovettura nonché un propulsore di nuova costruzione, del quale né il titolare né il suo dipendente rumeno sapevano fornire spiegazioni plausibili circa il loro possesso, venendo pertanto denunciati in stato di libertà per il reato di ricettazione.
Successivamente si è accertato che il propulsore apparteneva a una Fiat 500 di nuova costruzione, risultata rubata in data 31/03/2014.
Il valore di tutto il materiale sottoposto a sequestro, nelle due distinte operazioni, ammonta a circa 100 mila euro.