A Foggia, nei giorni scorsi, erano pervenute, a diversi Uffici Pubblici, del.....(continua)
A Foggia, nei giorni scorsi, erano pervenute, a diversi Uffici Pubblici, del capoluogo lettere anonime contenenti polvere sospetta, che avevano creato allarme nella cittadinanza. Le indagini immediatamente svolte dalla DIGOS della Questura di Foggia hanno consentito di addivenire alla compiuta individuazione dell'autore delle stesse, un pensionato del luogo che, rintracciato presso la propria abitazione, ha ammesso di aver confezionato le missive e di averle inoltrate con l'aggiunta di polvere inerte - borotalco a suo dire - al Prefetto, al Sindaco ed al Comando Polizia Municipale di Foggia.
Le indagini avevano, però, avuto inizio qualche giorno prima del rinvenimento presso un ufficio postale del capoluogo di due lettere, contenenti polvere sospetta, indirizzate rispettivamente al Prefetto ed al Sindaco di Foggia.
Di fatto, gli investigatori avevano già tratto elementi utili per l'identificazione dell'autore delle lettere da una busta contenente più fogli scritti al computer, con l'aggiunta di polvere bianca, rinvenuta vicino all'accesso di un comitato elettorale ubicato in città.
Il plico, acquisito aperto dagli operatori della D.I.G.O.S., con solo poche tracce di polvere (profumata ..) ha consentito di analizzare i contenuti dello scritto indirizzato alle autorità locali.
I temi trattati nell'anonimo - richiesta di attenzione e di intervento sul tema della disciplina e del controllo degli ambulanti che hanno banchi di vendita nell'area mercatale prospiciente l'abitazione dell'estensore, il fraseggio atipico ed alcuni altri elementi dello scritto, hanno fatto risalire gli investigatori ad un esposto, pervenuto in Questura qualche settimana addietro, compiutamente firmato dall'autore dello stesso.
A quello era seguito un successivo scritto, vergato a mano, nel quale lo stesso estensore minacciava di risolvere "a modo suo" la problematica sollecitata.
Dall'analisi comparativa esperita, lo scritto e gli esposti sono risultati avere la stessa formulazione e composti dalla stessa persona.
Il recapito, nella giornata di ieri 10 aprile, dell'ultima missiva al Comando della Polizia Municipale di Foggia, è stato determinante per la verifica del documento in essa contenuto poiché non era stato possibile comparare, in precedenza, gli scritti contenuti nelle buste rinvenute alla Poste e negli uffici della Prefettura - tutte di uguale pezzatura -, in quanto depositate chiuse presso gli uffici dell'Istituto Zooprofilattico di Foggia per l'attuazione del protocollo " ANTRACE".
In questo caso la busta è stata aperta ed è stato possibile nell'immediato fotografarne il contenuto che, oltre la polvere bianca, è risultato essere costituito dal volantino identico a quello rinvenuto presso il comitato elettorale.
Peraltro, va evidenziato che lo scritto in argomento non riporta minacce né si riscontrano profili di natura eversiva.
In seguito ad una perquisizione domiciliare, sono stati sottoposti a sequestro il computer con i files contenenti i testi delle missive, del borotalco e buste per corrispondenza.
Le analisi effettuate dall'Istituto Zooprofilattico di Foggia hanno escluso la presenza di ANTRACE.
Il non più ignoto mittente è stato denunciato in stato di libertà per i reati di procurato allarme ed interruzione di pubblico servizio.