La Squadra Mobile e la Polizia Provinciale di Foggia, che da qualche mese hanno.....(continua)
La Squadra Mobile e la Polizia Provinciale di Foggia, che da qualche mese hanno costituito un team ad hoc per contrastare e reprimere i furti di rame, coadiuvati anche da Ufficiali della polizia rumena nell'ambito del progetto I.T.A.RO. coordinato dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, e con la collaborazione della Polizia Stradale di Foggia e del Reparto Prevenzione Crimine Bari, al termine di specifica attività investigativa, nelle prime ore del giorno 1° aprile, hanno eseguito una misura cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia. Il provvedimento ha riguardato complessivamente 31 indagati e ha previsto la misura della custodia in carcere per 24 soggetti, degli arresti domiciliari per 3 individui e dell'obbligo di dimora per gli ultimi quattro, tutti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio segnatamente di furto aggravato e ricettazione.
Il giudice ha ritenuto fondate le richieste formulate dagli investigatori della Polizia di Stato e fatte proprie dal pubblico ministero titolare dell'indagine, relativamente a numerosi episodi di furti di cavi e di trasformatori di rame in danno dell'ENEL, avvenuti tra il mese di febbraio e quello di giugno 2013, che avevano determinato, da un lato, gravi disagi ai cittadini a causa dell'interruzione della fornitura di energia elettrica e, dall'altro, rilevanti pregiudizi alla rete infrastrutturale dell'ENEL. Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati circa 25/30 tonnellate di cavi e di trasformatori di rame. I furti sono stati compiuti nelle campagne di Foggia e di altri comuni della provincia. Le indagini avevano, poi, consentito di accertare l'esistenza di tre distinte organizzazioni criminali, caratterizzate da un identico programma delittuoso: il furto di cavi di rame finalizzato a reimmettere quel materiale sul mercato.
Gli accertamenti patrimoniali svolti in collaborazione con il GICO della Guardia di Finanza hanno consentito il sequestro di beni mobili ed immobili, tra i quali spiccano un compendio aziendale operante nel settore della compravendita di autovetture con sede in Foggia ed unità locale in Suzzara (Mantova), un fabbricato adibito a civile abitazione in Torremaggiore (FG) e alcune autovetture.
Questa operazione costituisce un'ulteriore tassello che si incastra in una più ampia attività d'indagine che ha consentito di compiere numerosi interventi repressivi negli ultimi mesi.