Brutta avventura per una giovane donna di 32 anni, da poco trasferitasi a Cerignola.....(continua)
Brutta avventura per una giovane donna di 32 anni, da poco trasferitasi a Cerignola, per gestire l'azienda di famiglia. Ed è proprio nell' ambiente di lavoro che la donna conosceva con R.G. un giovane di 31 anni, incensurato, che ben presto, però, a mostrava un interesse sentimentale nei suoi confronti; interesse non ricambiato dalla donna, peraltro fidanzata, che vedeva nel suo corteggiatore non solo un fidato collaboratore, ma anche un buon amico. Apparentemente e all'inizio, infatti, R.G. si comportava da buon amico, senza manifestare particolare risentimento per le sue attenzioni amorose respinte. Nel frattempo, però, sia il vigneto di famiglia che l'autovettura del padre della donna venivano danneggiati e tanto veniva confidato proprio all'amico che, a questo punto, cominciava a mostrare i primi segnali di un corteggiatore risentito cercando, altresì, di far ricadere sul fidanzato della sua amata i sospetti su quanto stesse accadendo. La donna, a questo punto, vista la reazione emotiva del suo "amico" decideva di interrompere quell'amicizia. Proprio a seguito di questo episodio il giovane innamorato cominciava a innescare veri e propri atti persecutori nei confronti della donna e dei suoi familiari mediante l'invio di SMS volgari e offensivi, squilli anonimi sino a giungere, proprio durante la sera di San Silvestro, a vere e proprie telefonate estorsive dietro la minaccia di un esplosione. A seguito di questo episodio, immediatamente denunciato presso il Commissariato di P.S. di Cerignola, inizia un'attività investigativa volta a ricostruire i legami lavorativi e sentimentali della vittima. Il 4 gennaio si chiude il cerchio intorno al R.G., il quale veniva immortalato, da una telecamera del sistema di video-sorveglianza, proprio mentre digitava gli ultimi SMS ed effettuava le ultime telefonate anonime. I poliziotti, giunti al domicilio di R.G. lo sorprendevano sul fatto: stava chattando con la mamma della sua amata, alla quale cercava di far capire quanto grande fosse il suo amore. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Foggia, dove è stato messo a disposizione dell'A.G. indagato per tentata estorsione, danneggiamento aggravato e atti persecutori.