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CERIGNOLA: Arrestata coppia rumena per sfruttamento della prostituzione

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Grazie ad una telefonata al 113 una giovane ragazza rumena riesce a far arrestare i suoi suoi feroci aguzzini.....(continua)

Grazie ad una telefonata al 113 una giovane ragazza rumena riesce a far arrestare i suoi suoi feroci aguzzini che 10 giorni orsono l' avevano condotta in Italia promettendole un lavoro dignitoso. All'arrivo a Cerignola, invece, le venivano sottratti i documenti, veniva accompagnata dapprima in una casa di campagna e poi in una casa a pian terreno, senza luce e servizi igienici, controllata a vista da una donna e un uomo, e costretta a prostituirsi. La ragazza però riesce ad allertare il 113, facendosi prestare un telefonino, riferendo proprio di trovarsi in pericolo di vita. Immediatamente, veniva inviata una volante che raggiungeva la donna trovandola in compagnia di alcuni ragazzi, ai quali la stessa aveva chiesto aiuto e la cortesia di poter utilizzare il telefono per chiamare le forze dell'ordine. La donna, alla vista dei poliziotti, si lasciava andare ad un pianto liberatorio, raccontando il suo dramma.

Gli agenti si recavano quindi presso l'abitazione della donna dove al suo interno trovavano i due aguzzini, un uomo e una donna, la quale, alla vista dei poliziotti, andava in escandescenza avventandosi contro gli agenti allo scopo di non essere identificata, mentre l'uomo, il quale, alla vista dei poliziotti, estraeva un coltello di acciaio dalla punta aguzza e cominciava a brandirlo nei confronti dei poliziotti. Nel vano tentativo di guadagnare la fuga, l'uomo, cominciava a premere con forza, sulla sua carotide il coltello, minacciando che se i poliziotti si fossero avvicinati si sarebbe tagliato la gola. Solo la prontezza degli operatori riusciva a frenare l'ira dell'uomo e a disarmarlo, mentre continuava a brandire il coltello con il quale si procurava una profonda ferita, col fine di dare prova della sua determinazione e scoraggiare, al contempo, gli intervenuti. Notevole il panico creato tra i passanti, sempre più numerosi, in considerazione anche dell'orario, ormai prossimo all'entrata degli alunni presso la scuola, i quali, alla vista dell'uomo, cominciavano a scappare urlando e mettendo in difficoltà gli operatori della Polizia di Stato, i quali, per non suscitare ulteriore terrore, evitavano di estrarre l'arma in dotazione, seppur minacciati di morte.


26/10/2013

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