Ha dell’inverosimile quanto è accaduto a Cerignola all’inizio.....(continua)
Ha dell'inverosimile quanto è accaduto a Cerignola all'inizio dell'anno in corso. Tutto nasce dalla conoscenza virtuale tramite facebook: due ragazzi di quattordici anni si conoscono chattando in rete: scoprono di avere amicizie in comune e iniziano a frequentarsi in comitiva nell'ambito cittadino.
Lei prende la classica "cottarella" tipica dell'età, lui, invece, è il classico "bulletto" che fa colpo sulle sue coetanee.
La prima volta si appartano e lui supera i limiti del pudore consentito a quell'età; ma è la seconda volta, quando lui le fissa un appuntamento "chiarificatore" che la giovane cade nella trappola tesa dal suo fidanzatino- aguzzino. Un branco di coetanei, anzi alcuni anche minori degli anni quattordici, diretti con maestria tipica dal despota più grande e a cui conferisce gli incarichi con tono autoritario: uno funge da vedetta, l'altro copre la via di fuga ed un altro ancora ha il compito di riprendere le scene con il telefonino. Non sono scene di sesso, ma amorevoli baci che lei da con la passione dei quattordici anni; ma ecco che nasce il ricatto: pubblico il filmato su You Tube se non…..
La ragazzina apre gli occhi: il suo fidanzato non è il principe azzurro ma un mostro che la trascina in un luogo più appartato, buio, la blocca per minuti che sono ore e, per finire, la consegna al suo complice-fotografo. Lei, dopo un po' riesce a fuggire dal luogo dell' "agguato".
Il ritorno a casa, il silenzio totale per l'intera giornata: non parla con nessuno, una scusa con i genitori e poi la forza di confidarsi con una amica maggiorenne che l'aiuta a parlare con i sui cari.
A questo punto la ragazzina viene accompagnata dagli stessi genitori in Commissariato e la presenza di una poliziotta che subito conquista la stima e la fiducia della minorenne inducendola a confidarsi e a raccontare passo dopo passo quanto è accaduto poco prima, ricostruendo tutti i passaggi senza non poche difficoltà emotive.
Gli operatori del Commissariato di Cerignola insieme agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Foggia ascoltano i testimoni: tutti minorenni la cui età si aggira tra i tredici e quattordici anni, accompagnati dai propri genitori increduli.
I due ragazzi su disposizione del Tribunale dei Minorenni di Bari sono stati collocati in due comunità differenti nel brindisino.