Senza sosta l’attività di polizia giudiziaria degli investigatori della sezione antirapina della locale Squadra Mobile.....(continua)
Senza sosta l'attività di polizia giudiziaria degli investigatori della sezione antirapina della locale Squadra Mobile, guidati dal V.Questore Agg.to Alfredo Fabbrocini, i quali nella mattinata odierna hanno eseguito tre Ordini di Custodia Cautelare in carcere nei confronti di altrettanti giovani foggiani ritenuti responsabili di numerose rapine di vario importo compiute a mano armata in danno di esercizi commerciali della città, quali farmacie, supermercati e stazioni di servizio Agip.
Proprio la rapina presso il noto supermercato "la Prima", situato in una popolare zona di Foggia ha segnato l'incipit dell'iter investigativo che in poco tempo permetteva di individuare ed a sottoporre a fermo di polizia giudiziaria uno dei responsabili.
Lo sviluppo investigativo successivo finalizzato alla identificazione degli altri complici consentiva di far luce su analoghi episodi delittuosi della stessa specie verificatisi in altre zone della città con lo stesso modus operandi. Le indagini di carattere tecnico svolte, coniugate ad una sapiente conoscenza del territorio, consentivano di accertare in capo ai tre soggetti precise responsabilità anche per l'esecuzione di altre 7 rapine che di seguito si riportano, compiute mediante l'utilizzo di armi da fuoco.
Nello specifico:
· 21.09.2010, rapina presso il supermercato "DECO'", con refurtiva di circa 200,00 Euro.
· 18.12.2010, rapina presso il bar "LORUSSO",con refurtiva di circa 600,00 Euro.
· 17.02. 2011, rapina presso la farmacia "Gallucci", con refurtiva di circa 200,00 Euro.
· 17.02. 2011, rapina presso la farmacia "Milone", con refurtiva di 1500,00 Euro.
· 19.02. 2011, tentata rapina presso il supermercato "Martucci 1".
· 19.02. 2011, rapina presso la stazione di servizio AGIP , con refurtiva di circa 300,00 Euro.
· 19.02. 2011, tentata rapina presso il bar ubicato nella stazione di servizio AGIP.
In oltre si accertava che in ogni circostanza i rapinatori utilizzavano, per darsi alla fuga, veicoli di illecita provenienza, tutti recuperati e restituiti ai legittimi proprietari.