Strumenti di prevenzione e tutela
In data 02.03.2009 si è svolta una conferenza stampa presso la Questura di Foggia per l'aggiornamento sui nuovi strumenti normativi di tutela introdotti dal decreto n.11 del 23 febbraio 2009 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.45 recentemente entrato in vigore.
Tale divulgazione a mezzo degli organi d'informazione si è ritenuta necessaria al fine di porre a conoscenza delle eventuali vittime le nuove possibilità di tutela rispetto agli atti persecutori o stalking.
Presso la Questura di Foggia, Divisione Anticrimine - Ufficio Minori, è presente dal 2007 uno specifico sportello "Antiviolenza", che si avvale della collaborazione dello psicologo della Polizia di Stato per la trattazione dei casi di STALKING e di violenza in genere, con particolare riguardo a quella familiare.
Alla conferenza erano presenti rappresentanti di centri-antiviolenza, dell'ordine dei medici e dei Servizi Sociali del Comune, i responsabili delle Associazioni e delle Cooperative femminili (Il Faro, Filo di Arianna, Roxana, Solo Donna, Impegno Femminile). Tali presenze testimoniano l'importanza del lavoro "in rete" sul tema della tutela della donna vittima di violenza, come peraltro espressamente previsto dalla recente normativa.
La novità è rilevante in quanto sarà possibile perseguire penalmente quelle condotte pregiudizievoli per la vittima che fino a ieri non trovavano una specifica previsione normativa.
In particolare l'art.612 bis dispone che, salvo il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.
In relazione al nuovo reato di "ATTI PERSECUTORI" il decreto prevede, altresì, la specifica misura a carattere preventivo denominata "ammonimento".
In particolare fino a quando non è proposta querela, la persona offesa può esporre i fatti all'Autorità di Pubblica Sicurezza avanzando richiesta al Questore di ammonimento nei confronti dell'autore della condotta. Il Questore, ove ritenga fondata l'istanza, in base alle informazioni assunte, ammonisce oralmente il soggetto nei cui confronti è stato richiesto il provvedimento invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge e redigendo processo verbale.
Sono previste ulteriori misure a sostegno della vittima di atti persecutori, che viene altresì informata dei centri antiviolenza presenti sul territorio.