La Polizia di Stato - Squadra Mobile di Foggia - Sezione Criminalità Organizzata ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di tre soggetti, A.C., G.P. e F.B., gravi indizi di colpevolezza (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) in ordine ai reati di tentata estorsione, danneggiamento, detenzione e porto di pistola, tutti aggravati dal metodo mafioso.
Secondo l’impostazione accusatoria, attraverso l’estrapolazione e l’analisi dei dati acquisiti dai presìdi tecnologici installati, è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, ritenuti vicini alla locale criminalità mafiosa, i quali avrebbero avanzato, nel mese di gennaio 2022, una pretesa estorsiva pari a 2.500 euro nei confronti di un piccolo imprenditore locale, alludendo nella circostanza al fatto che la richiesta di denaro fosse stata effettuata per conto della batteria “Moretti - Lanza – Pellegrino”.
Un quadro gravemente indiziario è stato acquisito anche in relazione al successivo atto intimidatorio ai danni dello stesso imprenditore da parte dei tre indagati, i quali, il 16 febbraio scorso, a seguito del mancato versamento della somma di denaro pretesa, avrebbero esploso diversi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo del box pertinenza dell’abitazione di quest’ultimo. Circostanza, questa, opportunamente riscontrata dal sopralluogo della Polizia, nel corso del quale sono state rinvenute tre ogive calibro 7.65 e due bossoli. Le immediate perquisizioni effettuate dalla Squadra Mobile hanno altresì consentito di rinvenire due cartucce inesplose, dello stesso calibro di quelle utilizzate per compiere l’atto intimidatorio, all’interno di una autovettura riconducibile ad uno degli indagati e fittiziamente intestata a terzi.
Con riferimento al contesto criminale e salva la verifica del compendio indiziario nelle fasi successive, nel contraddittorio delle parti, uno dei destinatari del provvedimento di fermo emesso dalla D.D.A di Bari, P. G., è elemento di spicco della locale criminalità organizzata, appartenente alla batteria mafiosa “Moretti – Lanza – Pellegrino”. In particolare, nell’ambito dell’operazione Decima Azione bis, è stato destinatario di una misura cautelare in quanto accusato di aver riscosso il provento delle estorsioni a danno dei commercianti ambulanti del mercato cittadino di Foggia per conto della batteria mafiosa di appartenenza.
L’indagine (salva sempre la successiva verifica giurisdizionale del quadro indiziario) ha evidenziato i collegamenti, anche basati su vincoli di parentela, tra A.C. e G.P. con la batteria mafiosa “Moretti – Pellegrino – Lanza”.
Ieri, il Giudice per le indagini preliminari di Foggia ha convalidato i fermi nei confronti di tutti e tre gli indagati.
L’accertamento riguarda fatti accaduti in un periodo in cui la città di Foggia veniva colpita da una serie di attentati intimidatori. Si tratta della seconda operazione relativa a tali fatti: la prima è stata portata a termine il 17 febbraio scorso nei confronti dei soggetti ritenuti autori dell’attentato in danno dell’attività commerciale “Poseidon”.
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