La tutela delle donne è oggi un impegno che vede le forze di polizia in prima linea per contrastare ogni atto di violenza e di intimidazione contro l’universo femminile.
La Polizia di Stato in occasione della “Festa della donna” ha rinnovato con forza la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere, con l’obiettivo di aiutare a vincere la paura e a rompere la condizione di isolamento e vergona in cui, nella maggior parte dei casi vivono le vittime di tali reati.
Questo, al fine di consentire il definitivo superamento degli stereotipi e pregiudizi e pervenire all’affermazione di una nuova cultura di genere.
La rinnovata coscienza della centralità del tema che, da più parti, viene considerato un indice significativo di civiltà di una società, vede la Polizia di Stato da sempre protagonista con il progetto “Questo non è amore”, ad un impegno permanente che, oltre a rispondere alle richieste di soccorso e ad occuparsi dei fatti reato, si è fatta parte attiva nel promuovere o aderire ad occasioni di incontro e di informazione sui temi della violenza di genere.
Si tratta di un fenomeno complesso. Il percorso è lungo e problematico e va affrontato soprattutto partendo dalle radici del problema che è soprattutto di natura culturale. Ed è per questo che si è scelto di prediligere l’incontro – tenutosi in data di ieri - con i giovani, in particolare gli studenti e studentesse dell’Istituto Blaise Pascal di Foggia, che saranno capaci di un reale cambiamento perché la questione della violenza contro le donne non è solo un’urgenza, ma anche e soprattutto un problema strutturale che si può combattere solo trasformando, con l’educazione e la cultura, la mentalità di molte uomini e donne.