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FOGGIA: Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 41 anni resosi responsabile dei reati di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti dell’ex-compagna.

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Lo scorso 25 ottobre 2021, personale appartenente alla locale Squadra Mobile, a seguito di attività investigativa diretta dalla locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 41 anni resosi responsabile dei reati di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti dell’ex-compagna.
In particolare, la donna ha denunciato una serie di gravi episodi perpetrati dall’uomo in suo danno, con il quale aveva iniziato una relazione sentimentale, instaurando anche una convivenza.
La situazione è cominciata a degenerare, allorquando la vittima ha perso il suo posto di lavoro. Difatti, difronte alle subentrate difficoltà economiche, l’indagato ha cominciato ad avanzare pretese di natura illecita nei confronti della donna. In particolare, è stato proposto alla compagna di iscriversi in una chat di incontri al fine di accalappiare potenziali partner a cui proporre rapporti sessuali che non sarebbero, in realtà, mai stati consumati. Una volta ricevuta la prestazione economica, infatti, l’indagato si sarebbe palesato con il potenziale partner e con una scenata di gelosia avrebbe fatto in modo di mandare tutto a monte.
Di fronte al rifiuto della donna, l’uomo ha cominciato ad assumere atteggiamenti sempre più prevaricatori e violenti. Inizialmente, le ha sottratto il cellulare di modo che non potesse comunicare con terzi autonomamente, poi, l’ha costretta a permanere presso un’abitazione di campagna.
Dopo sono iniziate anche le violenze di natura fisica.
In uno degli ultimi conflitti, l’indagato l’ha aggredita con pugni e calci, legandole le caviglie con una corda e, infine, le ha lanciato contro un estintore.
A seguito dell’indagini svolte dalla Squadra Mobile e dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, il P.M. procedente ha ritenuto di richiedere la massima misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dell’indagato, richiesta che è stata avallata dal G.I.P. presso il Tribunale di Foggia.


28/10/2021

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