Lo scorso fine settimana a Vieste la Polizia di Stato ha tratto in arresto in flagranza di reato R. M., noto pregiudicato del luogo classe 1971, in quanto gravemente indiziato del reato di tentata estorsione.
Tale importante arresto si inserisce nella cornice operativa predisposta dalla Questura di Foggia che ha disposto servizi straordinari di controllo del territorio nella città di Vieste, impiegando personale della Squadra Mobile ed equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine – “Puglia Settentrionale” e del distaccamento della Polizia Stradale di Vieste.
Nell’ambito di tali servizi nella cittadina garganica, in questo periodo caratterizzata dalla presenza di un notevole afflusso di turisti, gli operatori della Polizia Stradale di Vieste e della Squadra Mobile di Foggia notavano la presenza di R.M. - fratello di un esponente di primissimo piano della criminalità organizzata viestana - nella zona denominata “Baia dei Campi”, intento a dare disposizione ad alcuni turisti su dove parcheggiare l’auto per poi raggiungere le sottostanti spiagge.
Essendo forte il sospetto che l’uomo stesse praticando in maniera illecita l’attività di parcheggiatore, considerato altresì che quella zona era priva di spazi dedicati alla sosta legalmente regolamentata dal Comune di Vieste, non potendosi escludere che R.M. gestiva a proprio piacimento gli spazi ai margini della carreggiata, consentendo il parcheggio di veicoli dietro imposizione del versamento di somme di denaro, gli investigatori della Squadra Mobile, in abiti civili e con auto civetta, decidevano di fingersi turisti e parcheggiare anche loro l’auto in quel luogo.
Subito dopo aver parcheggiato l’auto, gli operatori di Polizia, con asciugamano in spalla come un qualunque vacanziere, noncuranti della presenza del ridetto R.M. si incamminavano verso il sentiero che porta in spiaggia. Tuttavia, dopo pochissimi passi, i due operatori venivano attirati dalle grida di R.M., che si avvicinava loro richiedendo il pagamento di una somma di denaro per aver posteggiato l’auto in quella zona, esplicitamente indicata come “roba sua”.
Di fronte al rifiuto degli apparenti turisti, il “parcheggiatore” faceva valere la propria pretesa con tono intimidatorio e prepotente, dichiarando che dovevano corrispondergli una somma di denaro o spostare immediatamente l’autovettura altrimenti avrebbe provveduto lui stesso a “squarciarla”.
Palesatosi, quindi, il chiaro tentativo di estorsione, i due operatori della Squadra Mobile si qualificavano come appartenenti alla Polizia di Stato e procedevano all’arresto del “parcheggiatore” unitamente ai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine –
Puglia Settentrionale e del distaccamento della Polizia Stradale di Vieste giunti subito dopo sul posto.
Preme evidenziare che la presenza di R.M. in quel luogo, quotidianamente affollato dalle auto dei turisti che ivi parcheggiano per godere delle bellissime spiagge sottostanti, era già stata notata nei giorni precedenti da parte degli operatori della Polizia Stradale di Vieste.
Evidentemente, però, in quelle occasioni la vista di auto di servizio con colori d’istituto aveva indotto R.M. a non esporsi con le pretese estorsive.
Orbene, nella tarda mattinata di ieri il GIP presso il Tribunale di Foggia, sulla scorta degli elementi raccolti dagli operatori della Polizia di Stato, convalidava l’arresto di R.M. e, accogliendo la richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di
Foggia, applicava nei confronti dello stesso la misura della custodia cautelare in carcere.