In data 30 dicembre 2017, personale della Polizia di Stato, appartenente alla Digos della Questura di Foggia, dopo ininterrotte attività investigative iniziate fin dal termine della partita in premessa e proseguite per tutta la giornata del 29, anche mediante visione di numerosi filmati acquisiti direttamente sul posto da operatori della polizia scientifica, ha eseguito due arresti in flagranza differita per i tafferugli occorsi a margine dell’incontro di calcio Foggia – Frosinone del 28 dicembre u.s.
Gli arresti in questione sono stati effettuati a carico di due giovani foggiani, F.A. di anni 22, ed R.G., di anni 23, ai sensi dell’art. 8, c. 1 ter, della L. 401/1989, che permette alla Polizia di procedere all’arresto dei responsabili di violenza in occasione di manifestazioni sportive, anche dopo la flagranza di reato e, comunque, entro le 48 ore dagli eventi, mediante la visione dei filmati relativi agli scontri dove emerge in maniera chiara la partecipazione degli stessi ai suddetti episodi di violenza.
Nel medesimo contesto investigativo sono state denunciati a piede libero altri tre soggetti, tutti responsabili di atti di violenza nei riguardi dei contingenti delle Forze di Polizia presenti nei servizi di ordine e sicurezza pubblica per la partita in argomento.
Nei loro riguardi, scatteranno anche severe sanzioni accessorie, fra i quali in particolare l’applicazione di altrettanti DASPO da parte del Questore.
In particolare, un gruppo di tifosi del Foggia, poco prima del fischio di inizio dell’incontro, anziché fare ingresso all’interno dello stadio, dopo essersi completamente travisato con passamontagna, sciarpe e cappucci ed armati di mazze, bastoni, bombe carta, fumogeni e sassi, cercava di raggiungere Viale Ofanto in prossimità della zona riservata al passaggio dei tifosi del Frosinone con intenzione di entrare in contato con gli stessi all’atto del loro arrivo allo stadio.
In quel frangente, per evitare il contatto tra le tifoserie, interveniva personale dei Reparti di Rinforzo della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri nei riguardi dei quali il gruppo di facinorosi iniziava un fitto lancio di pietre ( alcune delle quali debitamente sequestrate e di oltre 1 kg l’una), bombe carta, bastoni e bengala. In tale frangente un Funzionario della Polizia di Stato in forza alla locale DIGOS - veniva colpito da una bomba carta che provocava ustioni ad una gamba.
L’immediata reazione contenuta e professionale dei Reparti inquadrati, al comando del Dirigente del servizio di ordine e sicurezza pubblico e dello stesso Funzionario della Digos, permetteva di evitare contatti fra le tifoserie.
L’immediata attività investigativa condotta dalla stessa DIGOS, sulla base anche dell’analisi della documentazione video fotografica registrata da personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura ha consentito di identificare, benchè travisati, e quindi trarre in arresto i due soggetti summenzionati. Il primo, in particolare, è ritenuto anche responsabile di avere lanciato all’indirizzo delle Forze di Polizia, la bomba carta che, esplodendo, ha ferito il Funzionario di Polizia (art. 6 bis L. 401/89). Egli risponderà anche di resistenza a pubblico ufficiale (336 c.p.), lesioni personali (582 c.p.) e porto in luogo pubblico di oggetto atto ad offendere (bastone) e travisamento (art. 5 Legge 152/75); il secondo è invece responsabile della condotta di resistenza a pubblico Ufficiale, porto di oggetto atto ad offendere (bastone) e travisamento.
Nel corso della stessa attività investigativa sono stati identificati e denunciati in stato di libertà altre 3 soggetti responsabili di atti di violenza nel tentativo di raggiungere la tifoseria ospite, V.L. (classe 95), S.A. (classe 96) e T.L. (classe 87).
Sono in corso ulteriori attività di polizia finalizzate ad identificare tutti gli autori delle violenze poste in essere in occasione della manifestazione sportiva. Nei confronti di tutti verranno adottati anche severi provvedimenti amministrativi DASPO che inibiranno l’accesso agli stadi per diversi anni.