Tragedia sfiorata la sera dello scorso 1 settembre all’interno di un circolo ricreativo di Cerignola, nella zona Addolorata.
Erano le 22:30 circa di venerdì scorso quando alla Sala Operativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cerignola giungeva richiesta d’intervento in zona Addolorata per l’esplosione di colpi di arma da fuoco. Immediatamente, gli Agenti della Polizia di Stato del locale Commissariato di P.S. e del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, convergevano in quella zona non avendo alcun riscontro alla richiesta d’intervento; gli Agenti notavano però che in quella via vi era un circolo ricreativo che stranamente a quell’ora era già chiuso. Pertanto, vi ritornavano anche in altre ore dei giorni successivi, fino a ieri 4 settembre, quando finalmente trovavano il circolo ricreativo aperto e decidevano di effettuare un controllo al suo interno. Durante il controllo e l’identificazione dei presenti, gli agenti notavano la presenza di un foro, simile a quello di un proiettile, proprio sotto la volta, e riuscivano a rinvenire anche un bossolo esploso, calibro 7,65, per terra, nelle vicinanze del bagno. A quel punto gli agenti invitavano il gestore del circolo ricreativo presso i locali del Commissariato di Pubblica Sicurezza per essere sentito in merito a quanto accaduto la sera dello scorso I° settembre. L’uomo dichiarava che quella sera, mentre era all’interno della sua attività, unitamente ad alcuni soci, faceva ingresso al suo interno un uomo, armato di pistola, che esplodeva un colpo verso l’alto, colpendo il soffitto e fuggendo via. Fortunatamente l’ogiva non è rimbalzata andando a colpire i presenti che, per la paura, si allontanavano velocemente.
Dalle informazioni raccolte si apprendeva che a sparare era stato un vicino di casa con cui, qualche minuto prima dello sparo, il gestore del circolo aveva avuto una discussione a causa dei rumori causati dagli utenti. Da accertamenti effettuati in banca dati S.D.I., si appurava che nello stesso stabile ove si trovava il circolo ricreativo, al piano superiore, abitava tale C.G., classe 1978, persona che deteneva legalmente una pistola calibro 7,65, compatibile con il bossolo rinvenuto all’interno del circolo. Si decideva di effettuare un controllo amministrativo per le armi presso l’abitazione del C.G., il quale, opportunamente sollecitato dagli agenti, spontaneamente, consegnava la pistola, dichiarando che, in effetti, era stato lui ad esplodere il colpo di arma da fuoco, all’interno del circolo ricreativo, perché stanco di sopportare i continui schiamazzi che provenivano dal suo interno.
All’uomo veniva ritirata l’arma e veniva denunciato per esplosione di colpi di arma da fuoco in luogo aperto al pubblico e porto abusivo di pistola.
Solo per pura fortuna non si è consumata un’altra tragedia a Cerignola, a distanza di appena quindici giorni dall’omicidio di TANGO Stefano