Prosegue con profitto l’attività investigativa della Squadra Mobile di Foggia che ieri pomeriggio ha tratto in arresto i tre latitanti Francesco SCIRPOLI, Angelo BONSANTO e Pietro LA TORRE.
Gli inquirenti si stanno concentrando sulla rete di fiancheggiatori che hanno protetto ed agevolato la latitanza dei tre ricercati, ritenuti elementi apicali dell’organizzazione mafiosa “LOMBARDI-RICUCCI-LA TORRE” contigua al clan mafioso dei ROMITO.
Già nella tarda serata di ieri è stato tratto in arresto il proprietario del covo nel quale sono stati scoperti i tre malviventi.
Si tratta di un uomo di 55 anni originario di San Marco in Lamis, il quale aveva messo a disposizione dei tre fuggitivi un casolare, ubicato all’interno di una cava di Apricena (FG), per trascorrere agevolmente la latitanza. L’uomo dovrà rispondere di favoreggiamento
personale e procurata inosservanza di pena con l’aggravante mafiosa.
Gli investigatori hanno setacciato l’immobile all’interno del quale sono state rinvenute radio ricetrasmittenti, telefoni cellulari del tipo usa e getta, diverso denaro contante, nonché viveri ed alimenti.
All’interno delle autovetture parcheggiate innanzi il rifugio sono stati trovati indumenti ed altro materiale molto interessante per il prosieguo delle indagini che sono coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.
Le ulteriori attività investigative sono tese a verificare da quanto tempo i latitanti si trovassero nel covo ove sono stati catturati ed i loro movimenti precedenti nonché la rete di fiancheggiatori che li hanno coperti ed agevolati nel sottrarsi alla cattura.
In serata i tre latitanti e la persona che li ospitava sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Foggia dalla quale Angelo BONSANTO e Francesco SCIRPOLI erano evasi il 9 marzo. La posizione del fiancheggiatore arrestato è al vaglio della Procura della
Repubblica di Foggia.
Foggia, 15 aprile 2020