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FOGGIA: ESEGUITA MISURA CAUTELARE A CARICO DI UN FOGGIANO, ACCUSATO DI TRUFFA AGGRAVATA E FURTO PLURIAGGRAVATO A DANNO DI COPPIA CENTENARIA

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Nella mattinata del 26 gennaio, personale della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Mobile - Sezione reati contro il patrimonio, nell'ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, a carico di M. N., classe 1982, per i reati di truffa aggravata e furto pluriaggravato.
Il provvedimento cautelare costituisce l'esito delle attività di indagine scaturite dai fatti occorsi in data 02.11.18, allorquando una ignara vittima del piano criminoso congeniato dal predetto M. N. veniva tamponata in via Ciampitti. Il soggetto, a bordo di un veicolo Fiat Punto, dopo aver provocato il tamponamento si avvicinava alla propria vittima, anziano signore centenario, pretendendo un risarcimento di 200 euro per i danni cagionati dall'urto, cercando nel contempo di scoraggiarlo dal rivolgersi alle forze dell'ordine o all'assicurazione in quanto, a fronte della veneranda età, le avrebbero ritirato la patente.
Il M.., che per avvicinare la vittima aveva usato un nome di fantasia, riusciva a farsi dare dalla stessa il numero di telefono, specificando che l'avrebbe contattata successivamente una volta quantificato il danno.
Nel pomeriggio della stessa giornata, dopo aver contattato telefonicamente l'ignara vittima, il M. si presentava presso l'abitazione del centenario, che lo faceva accomodare, incurante del pericolo. Nonostante la presenza dell'anziana moglie della vittima, anch'essa quasi centenaria, approfittando della bontà d'animo del  malcapitato e in un momento distrazione dei padroni di casa, il M. riusciva a frugare all'interno della camera da letto dei due coniugi ed a sottrarre una scatola contenente preziosi, tra cui la fede della defunta figlia dei due anziani e contanti per un ammontare pari a 4.150 euro. Dopo aver convinto la vittima a consegnargli 50 euro a titolo di risarcimento del danno per il tamponamento, in realtà volutamente cagionato dal M., quest'ultimo  si volatizzava nel nulla uscendo rapidamente dalla porta.
Il giorno successivo, l'anziana vittima, accortasi del furto, si presentava in Questura presso gli uffici della Squadra Mobile, denunciando quanto accaduto.L'attività d'indagine della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica, permetteva in poco tempo, anche grazie alla lucida ricostruzione dell'anziana vittima, attraverso la visione delle telecamere del luogo del finto  sinistro, l'escussione di alcuni testimoni in grado di riconoscere il malvivente e l'acquisizione dei tabulati telefonici, di individuare in M. N. il soggetto che aveva dapprima truffato e successivamente derubato l'anziana coppia centenaria.


30/01/2019

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