tre cittadine di nazionalità romena tratte in arresto poiche' resesi responsabili del reato di tentata estorsione in concorso, violenza, minaccia e lesioni nei confronti di una ragazza connazionale dedita alla prostituzione
Al termine di una breve attività di indagine gli Agenti della Polizia di Stato - Commissariato di Cerignola, hanno arrestato tre cittadine di nazionalità romena, resesi responsabili del reato di tentata estorsione in concorso, violenza, minaccia e lesioni nei confronti di una ragazza connazionale dedita alla prostituzione in via Manfredonia a Cerignola.
La giovane donna lo scorso 22 maggio aveva presentato denuncia dichiarando di esercitare l’attività di meretricio e di essere stata vittima di aggressione da parte di tre donne di nazionalità romena che le avevano imposto il pizzo per continuare la sua attività, rivendicando il luogo dello stazionamento della donna come di loro “proprietà”. Durante le minacce, la ragazza veniva brutalmente malmenata, trascinata per i capelli , spinta a terra e la testa veniva ripetutamente sbattuta sul marciapiede, tanto da rendere necessario l’intervento del 118 e successivo ricovero presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cerignola per trauma cranico ed escoriazioni, con una prognosi di otto giorno s.c..
Il racconto della giovane trovava riscontro anche nelle dichiarazioni rese da due sue amiche, anch’esse dedite all’attività di meretricio. Una volta denunciato l’accaduto, in data 23/05/2017, la ragazza, unitamente alle sue amiche, tornava a svolgere la sua attività, nello stesso luogo. Dopo poco, sopraggiungevano le tre donne che avevano messo in atto l’aggressione qualche giorno prima, armate di bastoni, con una catena montata sulla parte terminale. Appostati, però, vi erano i poliziotti i quali, resisi conto di quanto stava accadendo, uscivano allo scoperto e bloccavano le tre donne, riuscendo con non poca fatica a disarmarle. Tutte e tre le donne venivano dichiarate in stato d’arresto per il reato di tentata estorsione, violenza, minaccia e lesioni e accompagnate presso la Casa Circondariale a disposizione della Procura della Repubblica di Foggia.
