Nella decorsa giornata di ieri, personale di questi Uffici, a seguito di attività info-investigativa inerente le denunce-querele sporte V. L. classe 1972 dava esecuzione all’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari in sostituzione dell’allontanamento dalla casa familiare dell’ex-coniuge L. A. classe1965.
L’indagato era stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare in data 23 marzo dello scorso anno, per i reati di maltrattamento e minacce nei confronti della moglie e delle figlie minori.
Nel corso dell’intervento delle pattuglie delle Volanti, l’indagato alla presenza degli Agenti intervenuti a seguito di richiesta di aiuto da parte dei familiari, continuava ad inveire proferendo minacce di morte nei confronti delle stesse. La figlia maggiorenne presentava nella circostanza una ferita sull’occhio sinistro dal quale usciva del sangue.
Le denunce dei familiari (moglie e figlia) assolutamente convergenti, consentivano agli operatori di polizia di adottare un provvedimento d’urgenza di allontanamento dalla casa familiare dell’indagato convalidato nei giorni successivi dall’A.G.
Successivamente al suo allontanamento, il L.A. rispettivamente in data 30.10.17, 29.12.2017 e di recente il giorno 10.01.2018, poneva in atto comportamenti lesivi nei confronti dei propri familiari nonostante il provvedimento emesso dall’A.G. recandosi sotto l’abitazione dei familiari, bussava insistentemente per proferirle minacce di morte consistite di tagliarle la testa se avesse continuate a far salire gente estranea nella propria abitazione e se non avesse provveduto a ritirare le denunce-querele sporte nei suoi confronti.
Nello scorso mese di gennaio, l’indagato violava nuovamente le prescrizioni impostegli dall’A.G. appostandosi nelle vicinanze dell’autovettura della ex-moglie che quest’ultima aveva parcheggiato in compagnia di un proprio conoscente.
Il L.A. avvicinatosi alla donna e all’amico di quest’ultima, la minacciava di morte ribadendo ripetutamente che le avrebbe tagliato la testa, che l’avrebbe fatta camminare su una sedia a rotelle e che si sarebbe appostato sempre sotto casa per controllarla.
All’arrivo della pattuglia della polizia, l’indagato si allontanava prima del loro arrivo.
A seguito de reiterati comportamenti posti in essere dal L.A. e alle ulteriori denunce-querele sporte dalla ex-moglie, il Tribunale di Foggia revocava il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e contestualmente disponeva l’applicazione della misura cautelare agli arresti domiciliari dell’indagato.